Mercato ittico all'ingrosso leggera risalita per le contrattazioni

Rimini

CESENATICO. Quotazioni del pesce all’ingrosso in crescita. Dopo anni di calo è in risalita il valore delle contrattazioni al Mercato ittico all’ingrosso di Cesenatico nel 2016. Una crescita, rispetto all’anno precedente, di 125mila euro, certo ancora misurata, non controbilanciata da maggiori quantitativi di prodotto trattati, ma comunque un primo buon segnale.
Nel 2016 sono stati commercializzati 13.632 quintali di prodotto ittico, per un controvalore di 5 milioni e 616mila euro. Il 2015 era concluso con una produzione di 14.063 quintali di pesce contrattati all’ingrosso, dietro un corrispettivo di 5 milioni e 491mila euro. A far la differenza, i prezzi: quello medio di vendita è passato dai 3,90 euro al chilogrammi del 2015 ai 4,12 dell’anno da poco concluso.
Seppure dal confronto emerga una diminuzione della produzione delle partite di prodotto ittico affluite in sala d’asta per la vendita (-3%), si è registrato un aumento di giro d’affari (+2,3%). Le specie per le quali si è registrata diminuzione nei quantitativi sono state: alici, sgombri, suri, mazzole, cefali, ghiozzi, merluzzi, merlani, canocchie e tra le specie di maggior pregio economico sogliole, mazzancolle, scampi. Di controcanto si è registrato un aumento di produzione per specie massive, quali sardine, triglie e poi bobe, calamari, seppie, lumachine.
Particolarmente pronunciato il calo di sgombri, più che dimezzati, di acciughe, che da 1.096 quintali del 2015 hanno una contrazione a 716 quintali; dei cefali, che da 1.098 passano a 600 quintali, delle canocchie da 3.740 a 3.083, delle sogliole da 401 a 302. Tutt’altro per le triglie raddoppiate da 777 a 1.518 quintali, le seppie da 655 a 1.025,5, le sarde da 3.219 a 3.785; le lumachine più che raddoppiano e arrivano a 207 quintali.
Dalla relazione del direttore del Mercato all’ingrosso, Gabriele Teodorani, emerge che il 2016 è stato caratterizzato da un inizio negativo, riguardo i primi tre mesi dell’anno con condizioni meteo-marine non adatte all’attivita di pesca, per poi riprendersi in tarda primavera fino all’estate con un’ottima produzione di seppie e canocchie. L’ultimo quadrimestre dell’anno, con la ripresa dell’attività di pesca, trascorso il periodo di fermo, si è tradotto come di consueto in un buon periodo per la pesca, in particolare per triglie, pesce azzurro, sogliole, canocchie, seppioline, gamberi.
Nel corso del 2016, la domanda è stata buona e costante, riflessasi nella commercializzazione che ha spuntato prezzi al rialzo.
Dai primi mesi dell’anno, il Mercato di Cesenatico ha un nuovo gestore: la Cofac, la Cooperativa facchini di Cesenatico. La quale già da un quarto di secolo si occupava della movimentazione, dello sbarco del pesce e delle operazioni interne ed esterne nella sede mercatale. Cofac si è aggiudicata il bando di gara, indetto dal Comune per l’assegnazione in concessione del Mercato ittico all’ingrosso (durata 19 anni). Va ricordato come la Cooperativa di Cesenatico, da gennaio scorso abbia anche in gestione il servizio di facchinaggio al mercato ortofrutticolo di Cesena.

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