"Selvatico tre" coinvolge nove comuni

Rimini

CONSELICE. La Romagna non finisce mai di stupire. Nasconde creatività nei luoghi meno comuni. Ad esempio: nelle campagne della Bassa, in quel circuito di paesi un po’ offuscati dalle nebbie padane, c’è una delle più interessanti iniziative dedicate all’arte contemporanea dell’intera regione. Partita da Cotignola, si chiama (con la giusta dose di ironia) Selvatico, e si svolge con modalità differenti sin dal 2006, sempre sotto l’egida di Massimiliano Fabbri. Dal 2010 poi, con cadenza biennale, Selvatico ha iniziato a essere un progetto allargato, e quest’anno per la prima volta Selvatico tre è riuscito a coinvolgere tutti e nove i Comuni dell’Unione della Bassa Romagna. Il punto di partenza è sempre quello: un corto circuito pittorico tra collezioni museali “statiche” e sguardi contemporanei “mobili”. Ma la forbice si allarga ora fino a comprendere disegni infantili e street art, video e fotografia.

Il titolo di questa edizione è Una testa che guarda: come si può intuire, si tratta di un percorso dentro e intorno al volto, che arriverà fino al prossimo febbraio attraversando molteplici punti di vista.

 

L’anteprima a Conselice. Nel fine settimana dell’8 e 9 novembre la street art invaderà il centro del paese con due giorni di pittura sui muri, a cominciare da quello del palasport per continuare sulle architetture fatiscenti o abbandonate della città: Allargare lo sguardo: paesaggio di campagna con muro e ritratto è il titolo.

La prima mostra. Dal 30 novembre al 25 gennaio Il buco dentro agli occhi o il punto dietro la testa, il volto nell’arte contemporanea tra disegno e pittura a cura di Massimiliano Fabbri. La mostra sarà tripartita tra le Cappuccine di Bagnacavallo, il San Rocco di Fusignano e il Museo Luigi Varoli di Cotignola. Ben 28 gli artisti: a Bagnacavallo Rocco Lombardi, Denis Riva, Giuliano Guatta, Antonella Piroli, Rudy Cremonini, Silvia Argiolas, Matteo Fato, Nicola Samorì, Francesco Bocchini, Franco Pozzi; a Cotignola Lorenzo di Lucido, Giovanni Blanco, Luca Coser, Massimiliano Fabbri, Jacopo Casadei, Martina Roberts, Filippo Tappi, Olivia Marani; a Fusignano Massimo Pulini, Domenico Grenci, Erich Turroni, Luca Piovaccari, Verter Turroni, Vittorio D’Augusta, Silvia Idili, Eldi Veizaj, Simone Luschi, Erika Latini.

In sintesi, vera e propria indagine su che cosa significhi oggi guardare al volto, nel tentativo di restituirlo attraverso la pratica della pittura e del disegno.

Largo ai giovani. Dal 6 dicembre al 18 gennaio al Granaio di Fusignano spazio ai bambini con Tra occhio e mano, una mostra di facce e maschere dalle Scuole di arti e mestieri del territorio e dalle sezioni didattiche del Mar di Ravenna e del Mic di Faenza.

Al Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine dal 6 dicembre al 18 gennaio sarà invece esposta Elzbieta e i suoi compagni, mostra di ritratti e autoritratti delle bambine e dei bambini del mondo – dalla fine degli anni Cinquanta ai giorni nostri – nelle opere della collezione Pinac (Pinacoteca internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi di Rezzato, Brescia) con opere provenienti da Perù, Giappone, Australia, Kenya, Usa... Sul tema, il 20 dicembre a Sant’Agata sul Santerno, sarà organizzato il convegno “Io dove sono? Alla ricerca di sé”.

Cacciatori di teste. Dall’8 dicembre al 6 gennaio alle Pescherie della Rocca di Lugo ecco la mostra Cacciatori di teste: una grande quadreria che abbraccia il Novecento, con tele proveniente da importanti collezioni private romagnole: ci saranno opere di Varoli, Folli e Moreni fino a quelle di Pulini o Samorì.

La fotografia. Dal 23 gennaio al 15 febbraio alla Sala del Carmine di Massa Lombarda, Lo scudo di Perseo: incursione nella fotografia di oggi con Daniele Casadio, Michele Buda, il Collettivo Cesura, Alex Majoli e i video artisti David Loom, Carloni-Franceschetti e Mauro Santini.

Pasolini. Infine, una mostra sul volto di Pier Paolo Pasolini a Massa Lombarda, al Museo Venturini, dal 25 gennaio al 15 febbraio: Un volto in forma di rosa, a cura di Andrea Bruni in collaborazione con la Cineteca di Bologna, l’Archivio Pasolini e il fotografo Elio Ciol.

Il catalogo. A colori, in 1500 copie, è a cura di Marilena Benini: verrà presentato domenica 11 gennaio alla Rocca sforzesca di Bagnara.

Selvatici? Mica tanto.

Info: museovaroli.blogspot.it

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