Il teatro in piazza fa spazio alla fotografia

Rimini

SANTARCANGELO. Un grande racconto collettivo, un’installazione sulla perdita e sulla memoria sarà il primo colorato assaggio della quarantaquattresima edizione del Festival internazionale del teatro in piazza.

Inaugurazione oggi, alle ore 21 alla scuola elementare Pascucci. La nuova sindaca di Santarcangelo Alice Parma taglierà il nastro del racconto biografico corale Art you lost? curato da lacasadargilla, Muta Imago, Luca Brinchi, Roberta Zanardo e Matteo Angius. Lo scorso anno ci fu la raccolta del materiale attraverso un viaggio delicato e commovente che gli spettatori-partecipanti vissero in solitudine, in compagnia solo dei propri ricordi e delle proprie assenze. Le tracce lasciate, gli oggetti, le fotografie, le parole, i segni, riuniti in un’armonia di sussurri ed esistenze, saranno visibili (per tutto il periodo del festival): un’opera dalle molteplici suggestioni tutte da scoprire.

Da domani Santarcangelo 14 entrerà nel vivo con spettacoli dal pomeriggio alla sera, con piattaforme, progetti, performance. Apparizioni come quelle di Sara Masotti-Sarah Vanhee in “Lecture for every one” che inaugurerà il programma teatrale all’aperto dello Sferisterio (ore 21.30) con una riflessione sul vivere insieme, spettacoli di danza come “Orbita” di Fabrizio Favale e “Le supplici” (Spazio Saigi ore 19 e 22) in cui sulle musiche dei Mountains i danzatori tesseranno complesse coreografie come fili indistricabili di arazzi fiabeschi. E ancora la presenza di nomi attesi come Danio Manfredini, quest’anno al festival con “Vocazione” (Supercinema ore 20), percorso di ricerca incentrato sulla particolare e affascinante relazione tra arte e vita, uomo e artista.

Ma Santarcangelo 14 sarà anche sguardi fotografici, frammenti visivi, racconti per immagini. Il teatro si fonde con l’arte fotografica e per il terzo anno consecutivo il festival si fa palcoscenico anche per grandi reporter di fama internazionale. Dopo Nikos Economopoulos, ospite nel 2012, e Monika Bulaj nel 2013, quest’anno protagonista sarà la palermitana Shobha Battaglia, figlia della famosa fotografa Letizia Battaglia. Con lei un workshop di approfondimento, incontri aperti al pubblico e laboratori.

Vincitrice del World Press Photo, dopo aver ottenuto il riconoscimento Hansel Mieth Preis con il reportage “Chiesa e mafia”, la sua professionalità e il suo coraggio sono stati valorizzati anche con il Premio Civitas per l’impegno civile e sociale dimostrato. Shobha Battaglia a Santarcangelo condurrà un piccolo viaggio dentro il festival. «Un laboratorio per prendere coscienza di sé, per essere consapevoli del fare fotografia – spiega la fotografa –: chiederò ai partecipanti di dirmi le loro motivazioni. Tutti porteranno una piccola storia».

Quali saranno le tappe del workshop?

«Prima di tutto cercherò di capire chi sono le persone che avrò di fronte e chiederò loro di andare nel cuore dell’esperienza. Ci si può anche curare attraverso l’arte. Vorrei che raccontassero se stessi. Il teatro è uno specchio dell’essere umano e offre molteplici emozioni. Non verranno fotografati solo i palcoscenici, ma la gente che sarà a Santarcangelo, i bambini, le famiglie, i luoghi. Tutto ha importanza e l’obiettivo sarà portare dalla terra la luce al cielo. La fotografia è un’arte meravigliosa, è un modo di essere nel presente, è una scelta».

È già stata a Santarcangelo?

«No, ma mi piace quando arrivo in un luogo che non conosco perché ho lo sguardo più puro».

Al termine del laboratorio verranno proiettate le fotografie considerate più interessanti.

www.santarcangelofestival.com

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