Baustelle, classe e grinta d'autore

 

RIMINI. Per “Percuotere la mente” in maniera efficace, non c’è band migliore dei Baustelle. Il gruppo toscano apre infatti, questa sera agli Agostiniani, il festival che vuole proporre la musica come motivo di riflessione... choccante. Già dal titolo dell’album – il loro ultimo – “Fantasma”, si capisce che sarà una serata particolare. Affascinanti, colti, ma anche “brutali” nei testi, i Baustelle possono piacere moltissimo o per nulla, ma sono comunque per un pubblico dal palato fine.

Accanto a Francesco Bianconi (voce, chitarre), Rachele Bastreghi (voce, piano, rullante) e Claudio Brasini (chitarre), sul palco la band di sette musicisti che li aveva accompagnati nel precedente tour.

Dice Bianconi: «Questa estate “Fantasma” (uscito nel gennaio 2013, ndr) farà le sue ultime apparizioni. Ci sembrava giusto rendere omaggio con alcuni concerti speciali a un disco per noi molto importante, che ci ha regalato tante soddisfazioni. Abbiamo scelto di intitolare i live “Fantasma – Titoli di coda” come il brano strumentale che chiude il disco e che, invece, aprirà questi ultimi concerti. Anche il manifesto è cambiato; la bambina con i capelli rossi è diventata una ragazza e guarda già altrove. Sarà un modo molto bello per festeggiare la chiusura di un ciclo e l’inizio di una nuova avventura».

I Baustelle (parola tedesca che significa “cantiere”, “lavori in corso”) sono nati a Montepulciano, provincia di Siena, nel 1996. Originali fin da subito, titolano il primo album “Sussidiario illustrato della giovinezza” (2000). Il cd incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la personalità messa in luce nell’amalgamare la miglior canzone d’autore italiana e francese, la new wave, l’elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni ’60 e ’70.

Nel 2003 il secondo album, “La moda del lento”, registrato di nuovo con la collaborazione di Verardi. In novembre i Baustelle vengono premiati come «gruppo indipendente dell’anno» dalla giuria di addetti ai lavori del Mei di Faenza.

Nel 2004 passano alla major Atlantic/Warner e nel 2005 arriva il terzo album “La malavita”: undici manifesti in musica del “male di vivere”. La loro popolarità cresce come le vendite che fruttano il primo disco d’oro.

Il vigoroso singolo “Charlie fa surf” e il relativo video, li impongono all’attenzione del grande pubblico.

Bisogna attendere il 2008 per il quarto album “Amen”, coprodotto dalla band assieme a Carlo U. Rossi: nei testi, i temi personali lasciano spesso spazio a pungenti analisi di carattere sociale.

Sono in concerto in grandi eventi: il 1° maggio a Roma, poi l’Heineken festival, e ancora l’Mtv day. Il 2008 termina trionfalmente con il ritiro della Targa Tenco, sezione “album dell’anno” al premio omonimo riservato al meglio della canzone d’autore italiana. Nel 2009 firmano la colonna sonora di “Giulia non esce la sera”, film di Giuseppe Piccioni.

Il quinto album della band, “I mistici dell’Occidente”, viene pubblicato nel marzo 2010, prodotto da Pat McCarthy, ingegnere del suono irlandese noto per i suoi lavori con Rem, U2 e Madonna. Per i toscani è un altro disco d’oro.

E siamo a “Fantasma” che rimane per cinque giorni al primo posto della classifica iTunes.

Biglietti: intero 15, ridotto 10. La biglietteria sarà aperta dalle ore 10 alle 14 al teatro Novelli e dalle ore 19 alla Corte degli Agostiniani. Non si accettano prenotazioni telefoniche.

Per informazioni: 0541 704294

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