«Riccione, buona location per un film»

Rimini

RICCIONE. La quarta edizione di Ciné entra nel vivo degli appuntamenti. Ospite ieri sulla terrazza del Palacongressi il Premio Oscar Gabriele Salvatores per parlare di cinema e del suo film Il ragazzo invisibile, nelle sale dall’11 dicembre. Il nuovo film del regista di Mediterraneo, che viene definito «il poeta delle immagini», racconta la storia di un adolescente che scopre di avere il superpotere dell’invisibilità. Il film, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, vede tra gli attori Valeria Golino e Fabrizio Bentivoglio.

Salvatores, chi sono i suoi eroi?

«I miei eroi sono quelli che riescono a vivere e a tirare su un figlio, e non è banalità. Tutti noi siamo un po’ dei supereroi, se riusciamo a vivere questa vita cercando di capire veramente perché lo stiamo facendo».

Invisibilità in un mondo dove tutti vogliono apparire...

«È proprio per questo che ho scritto questa storia. Chiunque di noi ha desiderato almeno una volta nella vita di diventare invisibile come Michele, il protagonista del film. In una società dell’immagine, dove tutti vogliono mostrarsi, è interessante poter immaginare di scomparire, sfuggire allo sguardo degli altri. Tutti a quell’età sentiamo nascere dentro di noi un superpotere che non sappiamo bene come usare, allora bisogna fare una scelta: diventare un adulto o decidere di essere un supereroe».

Non è la prima volta che coinvolge giovani attori per i suoi film, molti dei quali al loro debutto sul grande schermo: qual è stato il criterio per la scelta di questi ragazzi?

«Sicuramente la sincerità. Abbiamo visto tanti ragazzi, più di 800, ma i giovani non hanno schemi e non sono condizionabili, basta dir loro la verità».

“Il ragazzo invisibile” è un film trasversale con toni più “nostrani” che americani.

«Volevamo far vedere che anche nella realtà c’è la magia e viceversa, ma anche dare una lettura agli adulti più profonda, su temi che rimangono comuni, la crescita padre-figlio, le due madri protagoniste. Dentro ci sono tutte le emozioni dell’essere adolescenti, libertà e paura, intraprendenza e incoscienza».

Legato al film, è stato lanciato anche un contest per la colonna sonora.

«Sì, per musicisti sotto i 25 anni, si intitola “Componi la tua canzone”. A decretare il vincitore una giuria che vede Linus, Marco Alboni, presidente di Warner Music Italia, il musicista e compositore Federico De Robertis, l’autore Guido Lazzarini e me».

Il film è stato girato a Trieste.

«Sì, una città bellissima dove la bora non scherza. Abbiamo rischiato che ci portasse via il bambino...» (ride).

E Riccione, come la vedrebbe per un suo film?

«Riccione mi piace moltissimo, vi ho fatto tappa diverse volte. Non escludo la possibilità di girarci un film, si presterebbe. Oggi poi, con questa giornata e questo scirocco che offre colori bellissimi... A Riccione ho dei punti di riferimento, come Diego Abatantuono che abita qua. Sono quasi sicuro che prima o poi ce lo facciamo un film».

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