Il pub sul trono da mezzo secolo

 

RIMINI. Cercate bene nei cassetti, e non solo quelli della memoria. Se trovate una banconota in lire o magari anche qualche moneta, potrete bere birra a 350 lire il bicchiere (meno di 20 centesimi di euro). Non è uno scherzo, è la festa per i 50 anni del Rose & Crown, il primo pub inglese nato in Italia nel lontano 1964, anno in cui, appunto, una birra costava solo 350 lire...

Il patron del locale, Richard Di Angelo, suo figlio Roberto e il loro collaboratore Denis Preite, non hanno badato a spese per questo anniversario importante non solo per loro ma per l’intera città. E così per 5 giorni, dal 10 al 14 giugno, grandi nomi della musica internazionale e italiana si alterneranno sul palco posizionato sul lungomare all’altezza del Bagno 42, proprio di fronte al pub.

Cinque giorni in cui la festa comincerà alle ore 17 con il dj Gilberto Gattei che lascerà poi il microfono a sera a: il 10 giugno agli Spandau Ballet (non tutti, ma 3 membri originali su 5 non è affatto male, compreso il cantante Tony Hadley); l’11 al “Revival 1964” con il ritorno delle lire per pagare la birra e le band locali che hanno fatto la storia del Rose & Crown; il 12 “Giants of guitar”, tre fra i più grandi chitarristi italiani, ovvero Alberto Radius, Ricky Portera e Maurizio Solieri, accompagnati dalle Custodie Cautelari.

Si prosegue il 13 con gli Umagroso, un gruppo di nove elementi che spazia dal funky al soul al blues. E il 14 il gran finale con il live di Andrea Mingardi e i Rossoblues Brothers Band. A cui farà seguito, manco a dirlo, la partita del mondiale brasiliano Italia-Inghilterra, proiettata sul grande schermo posizionato sull’adiacente piazza Marvelli (ex Tripoli), lo stesso dove saranno rilanciate le immagini dei concerti, tutti gratuiti, affinché nessuno ne perda neanche una nota.

Già perché sono attese migliaia di persone, molti dall’Inghilterra: tre alberghi nei pressi del locale risultano al completo per quei giorni in cui il tratto di lungomare antistante il Rose & Crown sarà chiuso al traffico (deviato su viale Regina Elena), sorta di attestato di riconoscimento da parte del Comune che ha concesso il patrocinio all’iniziativa.

Il legame con la città è stato ricordato dal patron Di Angelo che voleva addirittura gli Who (nati nel 1964) per festeggiare la sua creatura. E che esporrà, nel vicolo adiacente, una mostra con foto e video dalla nascita del locale fino a oggi. «La festa si farà sul lungomare di Rimini che è un valore aggiunto e dimostra il nostro legame con la città oltre alla passione per il nostro lavoro», ha chiosato il patron. E il sindaco Andrea Gnassi, presente insieme all’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad, ha mostrato di apprezzare: «Torno da sindaco ma qui sono venuto tante volte nella mia vita... Dice bene Di Angelo: passione e legame, coraggio e incoscienza per cambiare, insieme all’orgoglio dell’appartenenza a questa comunità che per prima seppe rialzarsi dopo la guerra e già nel 1964 aprire una porta all’Europa, quale fu il Rose & Crown, in cui si incontravano gli ex nemici inglesi, tedeschi e italiani. Questo locale è una metafora della nostra identità, della nostra voglia di continuare a cambiare in meglio la città: presto presenteremo il progetto di riqualificazione del lungomare e nel giro di 2 anni appalteremo 80 milioni di euro di lavori per il nuovo sistema fognario. Il Rose & Crown fu l’intuizione di un grande cambiamento che ci deve dare la forza di andare avanti contando su fatica e passione. Look back to go on (guardare indietro per andare avanti».

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