Vermeer si appresta a conquistare Bologna

Rimini

È probabilmente una delle opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo: “La ragazza con l’orecchino di perla”, il capolavoro di Vermeer, dall’8 febbraio al 25 maggio sarà in Italia, a Bologna, accolta con tutti gli onori del caso a Palazzo Fava. Sarà la star indiscussa di una mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aja dove il capolavoro di Vermeer è conservato. L’occasione storica di ammirare in Italia questo e altri celeberrimi dipinti olandesi nasce dalla collaborazione tra Fondazione Carisbo, presieduta da Fabio Roversi-Monaco, e Marco Goldin, storico dell’arte e amministratore unico di Linea d’ombra. Ma l’arrivo in Italia della tela è il frutto straordinario di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis – scrigno di opere somme da Vermeer fino a Rembrandt – è stato chiuso per importanti lavori di restauro e ampliamento, che ne vedranno la riapertura al principio dell’estate.

Nel frattempo, una parte delle collezioni del Museo è stata riallestita al Gemeentemuseum, sempre a L’Aja, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l’High Museum of Art di Atlanta e la Frick Collection di New York, ovvero a istituzioni di assoluto prestigio mondiale. Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo ritorno de “La ragazza con l’orecchino di perla” al suo museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava.

«Sarà l’unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede storica da dove, conclusa la mostra bolognese, probabilmente non uscirà mai più, essendo l’opera simbolo del museo riaperto», afferma il presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi-Monaco. «Sentiamo la responsabilità di portare in Italia un tale capolavoro» ha aggiunto Goldin.

Capolavoro che non sarà solo. A Bologna sarà infatti accompagnato da una quarantina di altre opere dello stesso museo, scelte appositamente per la sede bolognese e quindi in parte diverse da quelle già esposte in Giappone e negli States: “Diana e le sue ninfe” sempre di Vermeer. E ancora, ben 4 Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.

Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo e Genus Bononiae proporranno anche “Attorno a Vermeer”, omaggio tributato da una quindicina di artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna, senza distinzione tra figurativo e astratto.

Ma “La ragazza con l’orecchino di perla” sarà anche uno spettacolo: si terrà il 19 e 20 gennaio prossimi alle 20.45 al teatro Comunale di Bologna. Lo stesso Marco Goldin racconterà brevemente la mostra prima dello spettacolo vero e proprio, che lo vede autore sia dei testi delle canzoni che dei testi teatrali. Le musiche sono invece di Franco Battiato. Nella parte di Vermeer Giulio Brogi. Gli altri attori saranno Gilberto Colla, Loriano Della Rocca e Fiorenzo Fiorito. Goldin poi immagina una sorta di dialogo della protagonista del dipinto con se stessa, in due differenti momenti della sua vita, in un intreccio di canzoni animate dalla splendida voce della forlivese Alice, e da Francesca Michielin, giovane e talentuosa scoperta di “X Factor”. Battiato per questa occasione ha rivisto l’originale composizione realizzata per il “Telesio” che viene qui adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che suonerà anche il pianoforte e coordinerà l’ensemble musicale. Battiato salirà anche sul palco per interpretare, assieme ad Alice, l’ultima canzone, “Insieme nel mondo”, che Goldin pone a sigillo del suo racconto, in chiusura di spettacolo. Sul palco con Boccadoro The Modern String Quartet composto da Cesare Carretta (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Aldo Zangheri (viola) ed Enrico Guerzoni (violoncello).

L’ingresso è libero, ma con registrazione obbligatoria sul sito www.lineadombra.it.

Info: 0422 429999

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