Viaggio nel disegno del Novecento

Rimini

 

LONGIANO. Nel circuito espositivo della 1ª Biennale del disegno di Rimini entra con grande autorevolezza la mostra a Longiano Quasi un secolo di “disegno” nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra. Disegni dal 1925 al 2013, curata da Flaminio e Massimo Balestra.

Tito Balestra (Longiano 1923-1976), poeta e grande conoscitore d’arte, in trent’anni, dal 1946 al 1976, raccoglie più di 2.300 opere, principalmente di arte figurativa del Novecento italiano, con una chiara predilezione per la grafica. Quale sede più idonea quindi, per apprezzare il fascino della collezione di un singolo amatore d’arte, nella quale le sue scelte sono dettate dalla passione e dalla consonanza degli accostamenti, fuori dalle spinte speculative e dalle logiche di mercato. Anche Tito Balestra non si sottrae alle “ragioni del cuore” per le sua raccolta. In essa è ben evidente come sia l’armonia che si stabilisce fra il collezionista e certi autori o singole opere a fare da filo conduttore di un percorso artistico che diventa viaggio emozionale. Se si esclude Mino Maccari, l’amico fraterno di sempre, del quale oltre 1900 opere sono presenti in collezione, sono alcuni lavori del singolo artista che lo interessano, indipendentemente dal soggetto e dalla loro coerenza temporale o stilistica. Oggi, grazie alle sue iniziative culturali e alle donazioni di amici e di artisti, la Fondazione raccoglie oltre 4000 “pezzi” di grande pregio.

Flaminio e Massimo Balestra per la 1ª Biennale del disegno di Rimini effettuano una consistente e sapiente selezione fra quanto è presente in collezione, per esplorare il disegno del Novecento osservandolo attraverso gli occhi di Tito.

In due sale del Castello Malatestiano emerge così la grafica di Amerigo Bartoli, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai, Elio Morri, Amelio Riccamonte, Ottone Rosai, Mario Sironi, Alberto Sughi, Antonio Vangelli, Renzo Vespignani e tanti altri. Tutti artisti che per il loro autorevole contributo hanno costruito l’arte italiana del secolo scorso.

Una piacevole sorpresa nella terza sala, dedicata a “Tito Balestra e gli amici”, è scoprire che il poeta stesso è un timido pittore, disegna sulle sue agende dove raccoglie appunti e versi poetici e si rivela un incisore di sicuro talento. Nella sede attigua, l’ex chiesa Madonna di Loreto nella corte del castello, a integrazione e completamento dell’evento, è esposta una selezione dei numerosi disegni acquisiti dalla Fondazione negli anni dopo la sua costituzione avvenuta nel 1982, dove figurano fra gli altri Pietro Consagra, Pirro Cuniberti, Ilario Fioravanti, Tinin Mantegazza e Tono Zancanaro. Una grande mostra che conta oltre 300 pezzi, fra disegni, bozzetti, schizzi, taccuini e corrispondenza “illustrata” collocata in una sede che già da sola vale la visita. (s.s.)

Castello Malatestiano e ex chiesa Madonna di Loreto, Longiano (FC). Dal martedì alla domenica e festivi ore 10-12 e 15-19

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