Aprono i Cantieri Cristallino a Cesena

Cesena

CESENA. Prendono il via oggi alle 18 negli spazi di Corte Zavattini 31 i Cantieri di Cristallino, progetto nomade e poliedrico. Il primo evento in programma è Germinal, personale di due affermati artisti cesenati come Francesco Bocchini e Giovanna Caimmi.

Nel presentare l’iniziativa, l’art director Roberta Bertozzi ha ringraziato le autorità per l’impegno svolto in questi anni in un settore come quello dell’arte contemporanea, mostrando di aver colto come Cristallino sia divenuto una risorsa anche dal punto di vista sociale.

Un validissimo elemento di innovazione, ha sottolineato Tommaso Becca del Gruppo Camac, è costituito dall’impegno di restituire all’arte il valore del tempo, del lavoro, della qualità, dell’artigianalità, valorizzando il territorio.

I lavori che saranno presentati al pubblico fino al 28 aprile riportano ancora una volta alla riflessione sul paesaggio, organico, biologico, simbolico. Opere come l’installazione metallica Crocefissione Grünewald di Francesco Bocchini e la serie di carte di grandi dimensioni di Giovanna Caimmi, «che traducono – spiega Bertozzi – la proliferazione germinativa dell’elemento naturale, il suo dispiegarsi come una “geografia del profondo”, disegnando quello che è il profilo del mondo››.

E questo, ha aggiunto, avviene a opera di artisti che rappresentano quello che si potrebbe definire un po’ «il genius loci della provincia», la cui dimensione emerge forse come capacità distesa di elaborare il tempo della creazione artistica, un po’ alla maniera in cui Renato Serra tratteggiava il suo Lettore di provincia.

I Cantieri vogliono essere pertanto una cosa diversa dal festival Cristallino, che tornerà in autunno per la 7ª edizione. Essi parlano di una dimensione molto partecipativa, attenta a quelle che sono le dinamiche di comunità che si muovono attorno agli eventi, secondo un’ottica di costruzione. Perché oggi la richiesta dell’utenza artistica è anche richiesta di esperienze da partecipare, forti, di qualità, come quelle – ha sottolineato la consigliera regionale Lia Montalti – dei luoghi marginali, che diventano una diversa chiave di cultura dell’ambiente oltre che del fare artistico.

La rassegna comprenderà quindi, a fianco di due grandi progetti espositivi, una serie di eventi, workshop, laboratori per le scuole e incontri, in programma fino a giugno: dagli esiti di Limen, installazione lungo il Savio di Roberto Ghezzi, alle calcografie di Città senza fine di Federico Guerri, al divergente modo di fare reportage con cui si è internazionalmente affermato Filippo Venturi, alla camminata nel paesaggio sonoro di Soundwalk del semiologo e musicista Emiliano Battistini.

Di particolare rilievo il 9 aprile la presenza dell’assessore regionale Massino Mezzetti che presenterà la piattaforma EnERrgie nove che ha raccolto in brevissimo tempo oltre 400 adesioni, tra operatori culturali, intellettuali e cittadini, al fine di costruire collettivamente un disegno sociale e politico fondato sui saperi diffusi, sulla pratica del dialogo e dell’ascolto, del rispetto e della conoscenza delle differenze perché «accendere alla cultura spenga la paura».

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