Marc Augé a Pennabilli per l’amico Tonino Guerra

Rimini

PENNABILLI. «Nei piccoli mondi c’è tanta bellezza che sta morendo. Se noi la salviamo, salviamo noi». Così amava ripetere Tonino Guerra, che il 21 marzo di 7 anni fa, nella giornata mondiale della poesia, equinozio di primavera, lasciava questa terra continuando a vivere attraverso la sua opera. Quella di un artista eclettico che ha saputo innestare la poesia in ogni ambito a cui si è dedicato, dalla letteratura al cinema, all’arte grafico-pittorica, al design, all’architettura del paesaggio.

Ed è a quest’ultima che oggi, dalle 17.30, nella sede dell’associazione che porta il suo nome a Pennabilli, viene dedicata una conferenza con protagonista Marc Augé. Titolo “L’opera paesaggio di Tonino Guerra: il luogo diventato parola. Omaggio al poeta” per riprendere le fila di una riflessione rivolta alla sua azione poetica nel paesaggio e rilanciare il progetto di “Parco-museo diffuso” che valorizzi le produzioni della sua anima creativa anche dentro i luoghi della sua terra. 

Molto attese le riflessioni dell’antropologo e filosofo francese Augé noto per aver introdotto il neologismo “non luogo” utilizzato per indicare tutti gli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici. Nell’approfondimento lo affiancheranno Massimo Venturi Ferriolo, filosofo del paesaggio e professore di Estetica al Politecnico di Milano e Raffaele Milani docente di Estetica all’Università di Bologna, coordinatore Luca Cesari poeta, critico, docente di estetica all’Accademia di Urbino e curatore dell’opera omnia di Guerra “L’infanzia del mondo” (Bompiani). 

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