Ma Vecchioni ci appartiene

Rimini

PIANGIPANE. Si chiude con un grande nome della musica italiana la stagione 2013/2014 di concerti al teatro Socjale di Piangipane: prima della festa finale in programma la prossima settimana, questa sera e salirà sul palco Roberto Vecchioni (biglietti esauriti in prevendita). Il cantautore milanese è in pausa tra il lungo tour invernale partito in novembre scorso, e una breve ripresa di otto date teatrali in maggio, ma si presenta ugualmente a Piangipane, con un set ridotto rispetto a quello del tour. Con lui sul palco un trio d’archi, il chitarrista Massimo Gelmini e Lucio Fabbri, polistrumentista, arrangiatore e direttore d’orchestra che ricordiamo anche come membro della Pfm negli anni ’80. La scaletta è basata sul più recente album di Vecchioni: Io non appartengo più, il primo di inediti dal lontano 2007. Dopo la pubblicazione del disco, in ottobre scorso, si era anche diffusa la notizia che il cantautore fosse candidato al Nobel per la letteratura, anche grazie ai suoi numerosi scritti. A settant’anni Vecchioni dichiara con questo disco di non riconoscersi più nel mondo che lo circonda; per questo motivo i testi si concentrano sulle sue vicende private. L’autore parla della lotta contro la malattia, sua e del figlio, delle sue donne, di sua figlia, che ha accompagnato in Olanda con la compagna per realizzare il sogno di diventare madre omosessuale. La tracklist comprende anche un brano scritto a quattro mani con Giuliano Sangiorgi. Corposa, come dicevamo, anche la sua produzione letteraria, che gli è valsa il soprannome di “Professore” (lo è stato veramente, di latino e greco. Sia come cantautore che come scrittore Vecchioni si rivolge soprattutto alla sua generazione, ma la vittoria a Sanremo 2011 con Chiamami ancora amore, lo ha fatto scoprire anche al pubblico più giovane.

 

 

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