Tradizione a colazione

Rimini

SARSINA. È tradizione antica nell’entroterra forlivese preparare e gustare nel periodo di Pasqua la pagnotta, dolce tra i più conosciuti della Romagna. La pagnotta pasquale, accompagnata con l’uovo benedetto e qualche fetta di salame, rappresentava in passato la ricca colazione della gente povera che festeggiava il giorno della Resurrezione con questo semplice pane.

L’originaria ricetta va ricercata nella media vallata del Savio, tra le mura domestiche di Sarsina dove questa domenica e la prossima si svolgerà la 30ª Sagra della pagnotta pasquale. Il dolce, realizzato con farina, uova, zucchero, burro, scorza di limone e uva sultanina, era il regalo che i contadini facevano a se stessi per la santa Pasqua, dopo il periodo di privazione della Quaresima. Prodotta dai fornai locali tutto l’anno per la semplicità della preparazione e la continua richiesta dei consumatori, la pagnotta è infornata in grandi quantità soprattutto nelle due settimane che precedono le festività pasquali, arrivando a sfiorare i 10.000 pezzi. Fondamentale è la sua lievitazione: una crescita lenta, in un ambiente a temperatura costante, è il segreto per una pagnotta profumata, alta una ventina di centimetri, cotta dopo essere stata spennellata con uova e incisa in superficie. Le nonne raccontano che a volte la pagnotta veniva fatta lievitare sotto le lenzuola servendosi del prete, un vecchio telaio di legno ricurvo che conteneva un recipiente in ferro o rame riempito di braci prese dal focolare. A organizzare la sagra è la Pro loco che, in piazza Lucio Pisone, preparerà tortelli con patate, strozzapreti, carne e salsicce ai ferri e piadine farcite. Da piazza Plauto si snoderà per le vie centrali del paese un vivace mercato con bancarelle che proporranno tipicità gastronomiche – non solo romagnole – e manufatti artigianali. Nelle due domeniche di festa la banda Città di Sarsina porterà la sua musica bicentenaria per le vie del paese mentre nello stand della Pro loco si potrà ascoltare musica leggera. Grazie al contributo di un’associazione locale i più piccini potranno trascorrere alcune ore di divertimento con palloncini e truccabimbi. La cittadina, fondata tra il VI e il IV secolo a.C. da una popolazione di origine umbra, merita senza dubbio una visita con una tappa al borgo medievale di Calbano e al Museo archeologico (8.30-13.30/16-19). Oltre ad aver dato i natali al commediografo latino Plauto, Sarsina custodisce nella Cattedrale la “catena” di San Vinicio, un collare in ferro che il santo indossava per penitenza durante la preghiera e che oggi è posto al collo dei fedeli per proteggerli dalle malattie e dal maligno.

 

 

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