A Longiano le “Canzoni in controluce” di Cristina Donà

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Le canzoni in controluce di Cristina Donà, crepuscolari, essenziali, dettate da un timbro vocale particolare, vengono amplificate dalla sontuosità di una corale. Avviene al teatro Petrella di Longiano, stasera alle 21, dove l’autrice milanese dalla storia ultraventennale (da Manuel Agnelli ai La Cruz), presenta il concerto evento Canzoni in controluce. Canta in duo musicale con Saverio Lanza (lei chitarra acustica, lui elettrica e piano), e in armonia vocale con la Corale riminese Nostra Signora di Fatima diretta da Loris Tamburini. È un ensemble di estrazione liturgica, voluto per arricchire le possibilità della voce che, dice Donà, «amo usare come detonatore di parole che conducono nei mondi che descrivo». Allo stesso tempo questo speciale concerto è un atto di gratitudine di Cristina per la sua prima volta al Petrella, teatro di cui aveva tanto sentito parlare.

«Devo questo evento a Giuseppe Mariani di Cronopios che mi ha accompagnato “in pellegrinaggio” dentro il teatro. Vederlo è stato un piccolo sogno, immediatamente ho desiderato esserci con un concerto unico».

L’unicità della serata si deve pure al progetto “Vocazioni” avviato dal fido Saverio Lanza che ha come fulcro la voce espressa in coro. Una modalità che unisce le voci dell’autrice a quelle di cori italiani, in modo estemporaneo. «Il progetto prevede l’utilizzo di un coro del luogo in cui si tiene il concerto – spiega il fiorentino Lanza – per dare omogeneità geografica al progetto. Conoscenze comuni ci hanno portato a individuare questa corale riminese, il coro più “orientale” con cui ho avuto a che fare; l’idea è di dare vita a una messa che si autogenera, un insieme di tante parti dirette a caso».

Cristina, quale novità apporta un coro liturgico come Nostra Signora di Fatima alle sue “Canzoni in controluce”?

«In questo caso le canzoni che abbiamo scelto vengono amplificate dalle voci, in un teatro dove l’acustica è tanto efficace. L’idea mi è venuta quando visitai il Petrella, subito ho pensato a un concerto unplugged, anche se non sarà proprio così, dove la voce arriva prima di tutto. Le canzoni sono arricchite da improvvisazioni di Saverio Lanza che è solito dirigere questi cori sacri; le mie canzoni vengono arrangiate per coro, sia con una piccola scrittura, sia in modo più improvvisato. La corale apre, poi eseguiamo brani del disco con l’apporto del coro».

Pensando all’evoluzione del gospel che nasce da cori di estrazione liturgica, l’apporto di un coro del genere come quello al Petrella cosa potrebbe aggiungere alla musica e alla canzone?

«Non è facile rispondere; posso solo dire che io mi lascio trasportare dal desiderio di esprimere al massimo la voce come strumento legato a doppio filo con le emozioni. Laddove oggi l’Auto- Tune che modifica la voce in modo robotico spinge a una elaborazione filtrata delle cose, a me invece attrae moltissimo l’idea di fare arrivare più sfumature vocali possibili, di fare fuoriuscire frequenze vocali e strumentali in modo diretto. È questa la verità che mi interessa. Cerco di aggiungere un desiderio di comunicazione sincero, facendo arrivare l’emozione con le sue sfumature. Credo che la voce come strumento abbia una potenza costruttiva e nutriente».

Si può dire, dopo vent’anni nella musica, che il suo percorso attuale si addentra più di prima nella ricerca vocale?

«Questo è ciò che vorrei fare senza che diventasse un esercizio di stile. Spero di riuscire a esprimere vocalmente e musicalmente qualcosa in grado di smuovere, fare riflettere, portare a una elaborazione anche critica di quel che ci circonda. Usando la voce come detonatore, perché le parole ti portano nei paesaggi descritti, e la voce dovrebbe aiutare in modo anche catartico a entrare in questi mondi. Cosa che succede più dal vivo che su disco».

A tal proposito partirà un nuovo progetto con Ginevra Di Marco?

«Sì ci stimiamo a vicenda, la sua è la voce emotiva che preferisco. Faremo concerti dove io canto canzoni sue e viceversa, scriveremo anche brani insieme, fino a un disco e a un tour estivo».

Euro 16.

Info: 0547 666008

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