Muccioli, Padua, Dall’Acqua, nuovi giallisti romagnoli crescono

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RIMINI. Brividi per le feste con gli scrittori romagnoli, grazie alle recenti pubblicazioni di gialli e noir a diverse tinte, da quello ispirato a efferati fatti di cronaca a quello dai colori fantasy, per esplorare in quali zone, oltre quali confini, l’analisi della realtà si confonda con il fantastico, con l’incubo, il sogno o descrivendo semplicemente qualcosa di non avvertito o non compreso, come una sorta di rumore di fondo, alla maniera de “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe.

Lame di pioggia

Presentato il 15 dicembre scorso ad Alfonsine “Lame di pioggia” è il romanzo più recente di Massimo Padua (ZetaBeta editrice).

Padua, che cos’è questa spirale di terrore che «sa di pioggia e di notti dure a morire?».

‹‹È un’espressione che si riferisce al viaggio di Davide, il protagonista. Un tragitto verso casa e le sue origini, nell’isola dove è nato e vive, e insieme un’indagine dentro la sua anima, che è culla di incubi, mostri e colpe rimosse dalla coscienza. Il nuovo giorno, per lui, si tramuta in un atroce risveglio che ribalta non solo le sue certezze ma, credo, anche quelle del lettore che si trova a dover riconsiderare quello che è successo in realtà. La storia parte da un contesto quotidiano e realistico fino a trasformarsi, a poco a poco, in un incubo dal quale è impossibile riemergere››.

Perché la casa, la famiglia, un tempo cuore di ogni sicurezza, sono oggi ideale centro narrativo della descrizione di ogni smarrimento e paura…? Abbiamo forse sviluppato «un’attitudine all’orrore»?

‹‹Credo che l’orrore sia più tangibile e devastante quando proviene da qualcosa di cui ci fidiamo incondizionatamente. Quando ciò in cui crediamo ci tradisce o, addirittura, ci devasta, il senso di smarrimento e l’inquietudine risultano molto più potenti. Purtroppo basta leggere la cronaca per rendersi conto che la fantasia, anche quella dello scrittore più valido, a volte fatica a reggere il confronto con la realtà, che fa ben più paura. E allora penso che, più che “attitudine”, la nostra società sia vittima di una sorta di “assuefazione all’orrore”. Che cosa c’è di più terribile di questo?››.

Sotto il berretto rosso

Al Mulino Sapignoli di Poggio Torriana è stato presentato a novembre “Sotto il berretto rosso” (Cavinato Editore), nuovo romanzo di Loris Dall’Acqua.

Allo scrittore santarcangiolese abbiamo chiesto perché ha scelto di passare dal giallo alla fantasy, e come lo ha stimolato in questa direzione l’amore per luoghi come lo stesso mulino torrianese.

‹‹Il libro è rivolto a un pubblico giovane, ma anche a tutti quelli che non hanno perso la voglia di sognare. Protagonista è Giulia, una bambina che si trasferisce in campagna assieme alla sorellina più piccola e ai suoi genitori, un cambiamento non facile per chi viene dalla città. Giulia scopre casualmente un piccolo angolo di paradiso, la saletta di lettura dei ragazzi della locale biblioteca sita all’interno di un vecchio mulino, un luogo accogliente e magico al tempo stesso, popolato di leggende locali e detti popolari. Si ritrova così come per magia nel racconto stesso assieme ai folletti che si divertono assieme a lei a vivere quelle storie fantastiche››.

Poi ci rialziamo

Il thriller romagnolo si rivela sempre ricco di nuovi talenti e situazioni ambientate nella Romagna di ieri e di oggi. Come quelle proposte dal viserbese Mauro Muccioli con il suo nuovo thriller psicologico “Poi ci rialziamo” (Youcanprint) per raccontare quello che appare un mondo capovolto, irridente, finto, pieno di lati oscuri. Un male, un buio che ci portiamo dentro.

Muccioli perché afferma che la vita, a volte non vuole risposte, vuole solo essere raccontata?

‹‹In “Poi ci rialziamo” il mondo si capovolge più volte ribaltando e scuotendo tutti i personaggi che vivono tra le mie pagine, ma credo anche che, alla fine, una grande forza travestita da speranza riesca a ridare il giusto equilibrio a tutto, separando il bene dal male e i buoni dai cattivi. Questo libro parla di vita, di un ragazzo vittima di bullismo, di una ragazza in perenne lotta con se stessa, parla di cosa la gente è disposta a fare per ottenere ciò che vuole e credo che questa storia sia molto attuale; il lettore, grazie ai personaggi del libro, potrà immedesimarsi nelle situazioni, nelle relazioni, nella vita di tutti protagonisti che si muovo sul palcoscenico di questo thriller che, in fondo, vuole solo essere raccontato (e accettato)››.

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