Bellaria Film Festival, si riparte con Wertmüller e nel nome della musica

Diciotto documentari in concorso, un presidente di giuria outsider come Moni Ovadia, un premio alla carriera a una regista unica e inconfondibile come Lina Wertmüller (quest’anno ha tagliato il traguardo dei 90), omaggi a Luis Bacalov (nel cui nome viene istituito un premio) e a Nino Rota, ma anche incontri, tavole rotonde, forum, masteclass.

Il Bellaria film festival riparte. Edizione numero 36, contando le stagioni del tempo andato. Nuova direzione artistica, affidata per il prossimo biennio a Marcello Corvino, produttore teatrale, musicale e cinematografico. Edizione in pieno inverno, in pieno periodo festività di fine anno: da giovedì 27 a domenica 30 dicembre. Ieri, a Bologna, la conferenza stampa di presentazione, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti e del sindaco Enzo Ceccarelli.

Si riparte tenendo la barra sul cinema documentario indipendente, affidandosi a Università di Bologna e Associazione documentaristi italiani per la selezione delle opere in concorso: 93 le candidature arrivate, valutate in base alla loro inerenza all’articolo IX della Costituzione italiana («La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»). Undici i titoli selezionati che si contenderanno il premio come miglior Bei doc (3mila euro), sette i lavori di registi under 30 in gara per il premio Bei young doc (mille euro).

Della giuria, presieduta da Moni Ovadia, che si è detto «entusiasta e molto onorato, perché abbiamo vitale bisogno che il documentario venga riconosciuto come forma d’arte», faranno parte il giornalista e regista Felice Cappa, Paolo Fiore Angelini, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico di origini riminesi, Luisa Ceretto del Sindacato critici cinematografici e la regista e sceneggiatrice Enza Negroni. Uno speciale “Premio Luis Bacalov” sarà assegnato dal pubblico al doc con la miglior colonna sonora (500 euro).

«Il mio intento è quello di fare in modo che il Bff possa aprirsi a un pubblico più ampio possibile – spiega il neo direttore Corvino – e che il suo focus possa estendersi a tutte le arti, inclusa la musica che è fondamentale».

Musica al cinema

L’idea è di “coltivare” il legame cinema-musica anche nelle prossime edizioni. Nel programma di quest’anno è già un’impronta caratterizzante. A partire dalla giornata inaugurale. Giovedì 27 dicembre la serata all’Astra si aprirà con la prima parte dell’omaggio al compositore argentino Luis Bacalov. Verrà consegnato alla compagna Marina Ravera il premio “Una vita da film” e verrà proposto lo spettacolo-concerto “Una vita da film: Luis Bacalov”, scritto dal maestro poco prima di morire, assieme al regista e amico Carlos Branca. Alcune delle colonne sonore che hanno segnato la carriera del compositore saranno eseguite dal vivo dagli Anema assieme al fondatore dei New Trolls, Vittorio De Scalzi.

Nel pomeriggio, in programma una tavola rotonda sulle “musiche nel cinema” con, tra i partecipanti, Ovadia, De Scalzi, Carlos Branca.

Sabato 29 dicembre, invece, proiezione serale di uno dei film musicati da Bacalov, La città delle donne di Federico Fellini.

Fra gli eventi collaterali, una “mostra sonora”, con riproduzione delle musiche di Bacalov nel cinema, al Museo delle radio d’epoca.

Tra gli eventi fuori concorso anche la proiezione di Vangelo, film del 2016 dell’attore e regista teatrale Pippo Delbono. Mentre al filone musicale appartiene anche il film Il flauto magico di Piazza Vittorio, di Mario Tronco, musical urbano in versione ultrapop con, tra i protagonisti, Petra Magoni (che incontrerà il pubblico assieme al regista) e Fabrizio Bentivoglio.

Il Bellaria film festival rende inoltre omaggio a un altro grande compositore italiano, tra i più longevi collaboratori di Federico Fellini: Nino Rota. Venerdì 28 dicembre in programma Il mago Doppio, documentario di Felice Cappa realizzato nel 2011 in occasione del centenario della nascita del compositore.

Una grande carriera

Nella giornata conclusiva di domenica 30 dicembre, spazio all’approfondimento, e alla formazione, sui mestieri del cinema. Tra gli appuntamenti, l’incontro-tavola rotonda sul “Cinema, cultura, art.9. A che punto siamo?”. In serata, all’Astra, la consegna del premio alla carriera a Lina Wertmüller sarà seguita dalla proiezione del documentario biografico Dietro gli occhiali bianchi (con la presenza del regista Valerio Ruiz) in cui si ripercorrono la vita artistica e privata e i successi della grande regista.

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