La divina Svetlana al teatro Galli di Rimini dopo Bolle

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RIMINI. Dopo Roberto Bolle, ecco Svetlana Zakharova salire sul palcoscenico del nuovo teatro Galli, ospite della 69ª “Sagra musicale Malatestiana”. Lo spettacolo “Pas de deux for toes and fingers” (passo a due per punte e corde), a Rimini lunedì 3 e martedì 4 dicembre alle 21, avrà gli occhi puntati sulla danzatrice che più di altre ha conquistato l’aggettivo “divina” di questo nuovo tempo; una danza, la sua, di intensa bellezza dal sapore antico, come il 2° atto di Giselle rivela al meglio. Al suo fianco un altro talentuoso artista: il compagno di vita e arte Vadim Repin musicista e violinista che si esibisce in assoli, e dirige anche l’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” fondata da Riccardo Muti. Permettendo finalmente alla danza di vivere sulla musica dal vivo.

Zakharova, étoile di indiscussa scuola russa (ma lei è ucraina), esprime lirismo e rarefazione che si contaminano con moderne linee che sembrano non finire, in un corpo che domina con equilibri, tecnica di ferro, punte d’acciaio. Da oltre un decennio Bolle e Zakharova rappresentano la coppia artistica più ammirata della Scala di Milano. Quando si esibiscono in solo e coi propri friends come a Rimini, allora si concedono a coreografie più contemporanee create su misura da nuovi coreografi adatte alla propria maturità artistica (Svetlana ha 39 anni). Costruito “in famiglia” con sapienza, lo spettacolo è in grado di soddisfare un pubblico variegato per una proposta musicale colta e popolare, e ancora di più per una danza che sa esprimere anche fascino poetico.

Un’altra novità arriva dal cast scelto da Zakharova; oltre ai ballerini suoi conterranei Mikhail Lobukhin e Denis Zakharov, c’è attesa di ammirare il giovane italiano Jacopo Tissi; nato a Landriano (Pavia) nel 1995, dopo una formazione scaligera, a 23 anni è il primo ballerino italiano entrato come solista nella storica compagnia di balletto del Bolshoi. Per il suo volto bello e pulito e il fisico statuario, è stato anche indicato come l’erede di Roberto Bolle. Alla Scala di Milano ha potuto danzare con questa stella del Bolshoi nel ruolo di principe Désiré nella “Bella addormentata” coreografata da Ratmansky: «È stata un'esperienza interessante – ha dichiarato il ballerino –. Sono grato a Svetlana per avermi donato questa possibilità e avermi supportato; debuttare al suo fianco è stato come un battesimo in scena con una stella quale è lei. Con Ratmansky c'è stato un intenso lavoro di ricerca».

Il programma riminese si annuncia dunque denso di interesse e sorprese. Per la danza classica in stile Vaganova non può mancare il solo di ballerina più famoso: “La morte del cigno” di Mikhail Fokine dal “Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saëns nella trascrizione per violino eseguita da Vadim Repin. È un cavallo di battaglia per le grandi, a cominciare da Anna Pavlova per la quale fu creato da Fokine nel 1905. Le corde del talentuoso violinista si destreggeranno pure sulle Variazioni del Carnevale di Venezia, su la Tzigane di Maurice Ravel e su altre pagine alternate a squarci più lirici come quelli del bel “Concerto per violino e archi” di Felix Mendelssohn-Bartholdy, e di la Meditation dalla Thaïs di Jules Massenet.

Altre coreografie da ammirare sono il passo a due “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti (ex Aterballetto ed ex Teatro alla Scala) creato per la coppia Bolle –Zakharova. Un pezzo che da anni rivela la ricerca di interprete di Svetlana, è l’assolo “Revelation” creato per lei su misura dalla giapponese Motoko Hiramaya, dove si esprime da sonnambula balanchiniana su musiche di John Williams. Una caratteristica che non ci si aspetterebbe da questa diva della danza è l’anima ludica e scherzosa in cui invece ama pure cimentarsi; lo farà nel divertissement conclusivo, il passo a tre “La ronde des lutins” su coreografie del danese Johan Kobborg, sullo “Scherzo op. 25” di Antonio Bazzini. In un finale ballerina-violinista di singolare talento.

Info: 0541 793811.

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