"Transmissions", l'edizione numero 11 a vocazione internazionale

Ravenna

RAVENNA. Si svolgerà dal 22 al 24 novembre l’undicesima edizione di “Transmissions”, il festival di musica contemporanea e sperimentale organizzato da Bronson produzioni. Christopher Angiolini, direttore della casa di produzioni ravennate, quest’anno ha tenuto per sé la direzione artistica del festival, che si svolge tra Bronson e Bronson Cafè a Madonna dell’albero, Artificerie Almagià e Darsena Pop Up a Ravenna.

«Dopo il decennale – spiega Angiolini – si apre un nuovo ciclo, che rilancia il profilo internazionale del festival. Per questo ho tenuto per me la direzione artistica, così da imprimere un nuovo indirizzo alla rassegna. Dal prossimo anno la curatela tornerà ad essere affidata ad artisti di livello assoluto».

Vocazione internazionale

A conferma della vocazione internazionale del festival, sono già stati venduti abbonamenti fuori dall’Italia, in particolare in Inghilterra, Francia e Portogallo; l’abbonamento consentirà anche l’ingresso gratuito alla mostra ?War is over! al Museo d’arte di Ravenna.

“Transmissions” quest’anno è più presente in città, in particolare nella zona della Darsena, dove si trova il pregevole spazio di archeologia industriale delle Artificerie Almagià, e l’ampio Darsena Pop Up, che ospita i “warm up” all’ora dell’aperitivo, con mostre, dj set e improvvisazioni dal vivo.

Bruno Dorella, batterista di Ovo, Bachi Da Pietra e Ronin, e chitarrista di Gdg Modern Trio e Tiresia, in rappresentanza degli artisti in cartellone ha commentato: «Artisticamente il festival intercetta le più attuali tendenze internazionali, che vanno oltre il rock anglosassone, mescolando elettronica occidentale e suoni terzomondisti. Pregevole la presenza di molte donne, in un programma che unisce forma canzone e avanguardia».

Produttori mondiali

Sono presenti tre produttori di fama mondiale: il primo è Martin Bisi, tra i più influenti a New York, dove il suo studio è frequentato da grandi nomi. Arriva a Ravenna giovedì 22 con il progetto Bc35, che ha appena pubblicato su etichetta Bronson produzioni.

Francesco Donadello è un italiano che vive a Berlino, dove ha uno studio in cui si registrano colonne sonore di grande livello; sabato 24 suona synth modulare in un progetto con l’americano Nick Zinner, creato appositamente per “Transmissions”.

Il terzo è Jerusalem In My Heart, cioè il canadese-egiziano Radwan Ghazi Moumneh, ponte tra la tradizione occidentale e quella del Cairo, una delle metropoli più interessanti per la musica contemporanea. Sabato 24 porterà il suo suono, che caratterizza l’etichetta Constellation, e che ha prestato a Suuns e molti altri.

Progetti speciali

Ci sono poi due progetti speciali: Shooting Unit di Bruno Dorella e Paolo Mingardi, con sole percussioni (22 novembre), e lo “special set” del 23 novembre di Francesco Guerri con la canadese Jessica Moss e Carla Bozulich (cantautrice americana che sarà anche headliner il 22).

Tra i quindici artisti provenienti da sette paesi anche gli inglesi Duds (il 22), Daniel Blumberg with Billy Steiger, Richard Youngs (tutti inglesi), le glorie locali Comaneci, il franco-canadese Eric Chenaux e la canadese Cindy Lee (il 23), il tunisino Ammar 808, l’egiziano Tarkamt e gli americani Circuit Des Yeux (il 24).

Abbonamenti a 40 euro.

www.transmissionsfestival.org

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui