La televisione “uccide”. A Ravenna si scopre come sopravvivere

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RAVENNA. Torna “Per non morire di televisione”, rassegna cinematografica in programma da oggi al 18 novembre al Palazzo del Cinema in largo Firenze, 1.

Due grandi registi, Abel Ferrara e William Friedkin, la più importante documentarista italiana, Wilma Labate, uno dei più grandi fotografi viventi, Robert Frank, sono i protagonisti della programmazione di novembre della XVI edizione, curata da Fabrizio Varesco, promossa e organizzata dall’associazione culturale “Ravenna cinema”.

Si comincia stasera alle ore 21 con il film di Francesco Zippel su William Friedkin. “Friedkin undercut” offre una visione introspettiva nella vita e nel percorso artistico di Friedkin, regista straordinario e anticonformista di film culto come “Il braccio violento della legge”, “L’esorcista” e “Vivere e morire a Los Angeles”. Per la prima volta il controverso regista si mette in gioco intimamente e decide di guidare il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i temi e le storie che maggiormente hanno influenzato la sua vita e la sua arte.

Venerdì 16, sempre alle ore 21, è la volta di Abel Ferrara, lui come il suo cinema sempre in movimento. Questa volta lo troviamo a Roma, precisamente a piazza Vittorio, il quartiere più multietnico della capitale, nel quale il regista italo-americano vive da anni con la compagna e la figlia e dove ha realizzato il film. Ancora una questione personale, in fondo. E non può essere altrimenti per un autore che ha da sempre legato le sue sorti al cinema, facendone ogni volta una questione di vita o di morte. A piazza Vittorio sono tutti stranieri. Stranieri sono anche Willem Dafoe, da tanti anni residente a piazza Vittorio e Cristina, la compagna di Ferrara, emigrata a Roma dalla Moldavia. E lo è persino Matteo Garrone, che da romano dei Parioli si definisce immigrato nel quartiere. E allora tra set e immagini d’archivio, suggestioni e rimandi di ogni tipo, emerge la questione centrale del film: chi può dirsi davvero cittadino di un quartiere, di una città, di un paese?

Domenica 18, si inizia alle ore 18, con il film dedicato alla figura e l’opera del grande fotografo statunitense Robert Frank, personaggio cult che ha documentato la beat generation. Un collage composto da immagini tratte dalle sue foto e dai suoi film, accompagnate dal commento dello stesso Robert Frank.

Ingresso alle proiezioni in lingua originale con sottotitoli e tutte vietare ai minori di 14 anni, 4 euro.

Info: 347 3158727

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