Bartoli magnifica Cenerentola al Galli

Rimini

RIMINI. «Trionfa la bontà» cantano Alidoro e il coro nelle scene conclusive della Cenerentola, enunciando la morale della favola; trionfa la grande musica, trionfa Cecilia Bartoli, la cantante lirica più famosa del mondo al suo debutto memorabile a Rimini; trionfa Rossini, il «moderno Prometeo dell’armonia»; trionfa la città con il suo abbraccio forte al Galli.

Un trionfo atteso da 75 anni con lo stupendo teatro finalmente restituito ai riminesi, gremito in ogni ordine di posti, inaugurato con la scelta indovinata di un “melodramma giocoso” , che nella realizzazione dei Musiciens du Prince–Monaco diretta da Gian Luca Capuano e del Coro maschile dell’Opéra de MonteCarlo diretto da Aurelio Scotto, istituiti grazie a un’idea luminosa di Cecilia Bartoli e realizzati dal mecenatismo della famiglia reale del Principato di Monaco, ha letteralmente entusiasmato l’uditorio.

Cecilia Bartoli ha saputo riunire i migliori tra i musicisti internazionali che suonano su strumenti originali per costituire un’orchestra dove rivive la tradizione delle musiche di corte delle grandi dinastie principesche, reali e imperiali europee del XVII e del XVIII secolo. La visione artistica della Bartoli è ispirata ai più importanti compositori del periodo barocco ma anche al repertorio rossiniano. Nel 2017 infatti con l’intento di celebrare il bicentenario della prima esecuzione della Cenerentola, Cecilia Bartoli e Les Musiciens du Prince hanno intrapreso un’importante tournée europea coronata da vivissimo successo.

Introdotta dal sindaco Andrea Gnassi – preceduto dalla testimonianza commovente di Luciano Bagli, riminese il cui giorno di nascita, il 28 dicembre 1943, ha coinciso con i bombardamenti che hanno causato la distruzione del teatro – con una vibrante prolusione sulla storica riapertura del Galli e sulle prospettive culturali della città di Rimini, La Cenerentola, che è stata anche ripresa in diretta su maxischermo in piazza Cavour a beneficio dei numerosi riminesi che non hanno trovato posto in teatro, si è tenuta con l’orchestra schierata sul palco secondo la prassi esecutiva del Settecento, in forma semiscenica. Una scelta che ha concentrato maggiormente l’attenzione del pubblico sull’ascolto, evidenziando i meriti dell’ottima qualità dell’acustica del Galli.

Libretto piacevole e divertente come si addice a una fiaba, musica sempre fresca e frizzante degna del migliore repertorio del “cigno di Pesaro”, eccellente compagnia di canto che, ruotando attorno all’orbita siderea di Cecilia Bartoli, comprendeva assieme alle voci sicure degli affermati caratteristi Alessandro Corbelli e Carlos Chausson, Edgardo Rocha, impeccabile nel ruolo di Don Ramiro, le esilaranti Martina Jankova e Rosa Bove, nel ruolo delle sorellastre, José Coca Loza precettore saggio e rassicurante nelle vesti di Alidoro.

Cecilia Bartoli assieme alle eccezionali doti vocali che le vengono riconosciute universalmente e che le consentono di affrontare con la massima naturalezza i più impervi e incredibili passi virtuosistici – da incorniciare il finale dell’opera –, nel pieno della sua maturità artistica ha saputo entrare magnificamente nel personaggio di Cenerentola, riuscendo a toccare le corde di una «carica emotiva – per dirla con Zedda – che crea nell’ascoltatore una tensione indicibile che solitamente esplode in applausi liberatori».

È stato proprio il caso delle ovazioni entusiastiche e interminabili (quasi 10 minuti) che il pubblico ha tributato al termine della serata a Cecilia Bartoli, protagonista indiscussa, a Gian Luca Capuano, pregevole maestro direttore e concertatore, a Claudia Blersch, apprezzata regista, e a tutti gli altri interpreti.

È stato infine il sindaco in persona, a nome della città di Rimini, a ringraziare con un omaggio floreale Cecilia Bartoli che ha ricambiato con la concessione di un graditissimo bis conclusivo.

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