Le Ovarole di Cianca morbide e laboriose

Rimini

FORLIMPOPOLI. Nel Museo Archeologico “Tobia Aldini” di Forlimpopoli è stata prorogata fino al 30 settembre la mostra di pittura Le ovarole di Romagna di Tonina Cianca (Cesenatico 1930-2012) curata da Silvia Bartoli e Orlando Piraccini, seconda edizione della rassegna “Un museo da gustare” per la Festa artusiana 2018.

Personagge domestiche

Le ovarole sono l’immagine dilatata delle “donnone poderose” indaffarate nella cucina dell’albergo di famiglia, fra polli da spennare, pentole in bollore e “fontanelle” di farina piene di uova per farne enormi sfoglie oppure impegnate a lavare montagne di lenzuola e di biancheria. Personaggi, anzi “personagge” raccontate dall’artista in occasione della personale Tonina Cianca: quadreria domestica, curata da Claudio Ceredi e Orlando Piraccini, allestita nella Galleria comunale d’arte moderna “Leonardo da Vinci” di Cesenatico nel 2003.

Due anni dopo la mostra, queste figure morbide, compatte, curiose, intelligenti, laboriose, attente, misteriose custodi della sacralità naturale della donna, diventano il simbolo delle iniziative culturali al femminile Ovarole. Incontri con signore organizzate da Lelia Serra e Leli Nottoli in collaborazione con l’associazione culturale Cult. Sono le vivaci Ovarole che nella primavera di quest’anno hanno realizzato una serie di appuntamenti sull’estro, la fantasia e la genialità creativa femminile nelle arti coinvolgendo i Comuni dell’Unione Rubicone e Mare: Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Sogliano al Rubicone.

L’autrice

Pittrice autodidatta, Tonina Cianca entra in contatto con Tono Zancanaro, frequentatore estivo di Cesenatico e docente all’Accademia di belle arti di Ravenna. Nel 1970 frequenta il corso di incisione che l’artista padovano tiene in Accademia e l’anno successivo espone le sue opere alla Galleria “La Loggetta” di Ravenna. A questa personale ne seguono altre al Circolo Artistico di Bologna nel 1974, a Cesenatico e in altre città.

Allieva di Zancanaro

Alcuni degli insegnamenti di Zancanaro si ritrovano nelle caratteristiche del segno di Tonina, nella monumentalità antica delle figure immerse in una sospensione metafisica e nella scansione temporale delle sue opere in cicli come quello delle Ovarole o quello delle Cose leggere e vaganti, pensato e progettato dall’artista, realizzato da Roberto Nottoli e curato da Orlando Piraccini per la 16ª edizione delle Tende al mare a Cesenatico nel 2013.

Un bel ritorno quello di Tonina Cianca a Forlimpopoli che, già nel 2009, la vide protagonista con le sue Ovarole nell’incontro dedicato ai ruoli femminili nella struttura sociale e lavorativa del terzo millennio.

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