La “rivolta” popolare a Verucchio riesce a salvare la Fira di Quatorg

VERUCCHIO. Dall’allarme “estinzione” al rilancio in grande stile, a suon di iniziative e novità figlie di una vera e propria mobilitazione di paese per non perdere una delle tradizioni verucchiesi più antiche: la Fira di Quatorg. Quel momento di festa popolare che affonda le radici nella notte dei tempi, quando ancora alle carte bollate e ai mille articoli del Codice Civile si preferiva una bella stretta di mano a suggello della compravendita di bestiame.

Appello raccolto

Nel 2018 i fili della storia hanno però rischiato decisamente di spezzarsi: la Pro loco, che da sempre regge le fila ha infatti lanciato una sorta di Sos («Da soli non ce la si fa più, meglio forse una pausa di riflessione» la sintesi) e la sindaca Stefania Sabba l’ha raccolto convocando in municipio le associazioni del territorio in cerca di una qualche sponda per evitare il grosso sfregio alla memoria.

Nella prima riunione, partita un po’ fra i mugugni per assenze fra le attività che si affacciano sul cuore della cittadina, è scattata però la scintilla d’orgoglio e un gruppo di residenti capitanato da Michele Andruccioli del Ristorante La Rocca (che da sempre “sponsorizza” il gran sipario a base di spettacolari fuochi d’artificio in ricordo dei genitori scomparsi, in vita sempre promotori e sostenitori dell’evento) ha deciso appunto di “ribellarsi” all’estinzione e si è messo in moto a spron battuto visti i tempi esigui.

Il salvataggio

Nel giro di una decina di giorni, ecco una seconda riunione per raccogliere idee e proposte e dalla serata, tenutasi proprio sul terrazzino del ristorante, è arrivata non solo la ciambella di salvataggio, ma anche il rilancio. L’appuntamento con il secondo week-end di settembre è salvo. Così sabato 8 e domenica 9 la Fira di Quatorg recupererà le antiche tradizioni vestendosi anche a nuovo: la macchina organizzativa, messa in moto nel confronto bis alla presenza ancora una volta del sindaco Sabba e dei rappresentanti della Pro loco, sta infatti dando forma a due giornate pienissime di iniziative.

Le novità

Al campo della Fiera, accanto agli immancabili esemplari storici (mucche, cavalli, capre, animali dell’aia), sarà possibile ammirare uno spettacolo di addestramento cani in più atti, aperto anche a quelli dei cittadini. In piazza le quattro contrade del capoluogo si sfideranno con i giochi di una volta in una prima edizione del Palio loro dedicato. Ci saranno musica e zirudeli, sfilata di intimo e antichi mestieri: l’ambizione è dedicare a ciascuno di loro – dal maniscalco al fotografo, il barbiere, il fabbro… – un antro, un garage, una cantina allestiti come si deve e messi a disposizione dai residenti. Lungo quelle strade d’accesso a Piazza Malatesta che diventeranno le vie dell’arte: della musica, della pittura, del teatro. Con ciliegina della torta di rappresentazione di una compravendita di bestiame dei tempi che furono con tanto di carretto trainato dai buoi.

Tante ambizioni dunque, una sola certezza, la “rivolta” popolare tiene in vita la Fira di Quatorg: la storia continua.

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