Don Camillo e Peppone rivivono 50 anni dopo la morte di Guareschi

Rimini

BOLOGNA. Con oltre 20 milioni di copie è uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo, nonché quello più tradotto (142 lingue). Il conflittuale rapporto di Giovannino Guareschi (Fontanelle di Roccabianca, 1º maggio 1908 – Cervia, 22 luglio 1968) con il potere costituito, ha sempre dato adito a controversie: il suo carattere irriverente, irruente e sanguigno gli procurò sovente guai con le istituzioni, scaturiti anche in arresti e detenzioni. Finito nel lager durante la guerra per non avere voluto collaborare con il fascismo e il nazionalsocialismo, la sua vita fu caratterizzata da una profonda fede cattolica, dall’attaccamento alla monarchia (in occasione del referendum del 2 giugno 1946 la sostenne apertamente) e dal fervente anticomunismo. Dovette così sopportare da un lato l’ostracismo della sinistra, dall'altro l'assoluta mancanza di riconoscenza da parte di chi la sua penna aveva numerose volte favorito, ovvero il centrismo cattolico rappresentato in Italia dalla Dc.

L’Emilia-Romagna lo celebra

A 50 anni dalla morte, in una Italia nuovamente divisa e conflittuale, l’Emilia-Romagna celebra lo scrittore e giornalista con un anno di celebrazioni tra mostre, rassegne cinematografiche, concorsi letterari, presentazioni di libri, conferenze e dibattiti culturali dedicati al “papà” di Don Camillo e Peppone, i due personaggi resi celebri dai suoi libri e protagonisti della fortunata saga cinematografica ambientata nella Bassa.

Il ricchissimo cartellone di iniziative ed eventi culturali promosso dalla Regione proseguirà fino a maggio 2019: la presentazione si è svolta ieri a Bologna nella sede della Giunta regionale, con la partecipazione degli assessori Andrea Corsini (Turismo) e Massimo Mezzetti (Cultura) e la presenza dei sindaci dei Comuni di Roccabianca, Marco Antonioli, e di Busseto, Giancarlo Contini, che hanno promosso la nascita del Comitato organizzatore, presieduto da Giorgio Vittadini, uno tra i fondatori del Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini, oltre al coordinatore generale del progetto, il giornalista e scrittore Egidio Bandini.

A Cervia

L’Istituto per i beni culturali della Regione (Ibc) organizza una mostra di fotografie autografe dello scrittore, a Cervia dal 20 luglio al 20 agosto. Si tratta di immagini scattate dal 1935 agli anni Sessanta.

Promozione turistica

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sui progetti di sviluppo e promozione turistica del territorio dove sono ambientate le storie che vedono come protagonisti Don Camillo e Peppone a un anno dalla nascita di Destinazione Emilia, la rete tra istituzioni e soggetti privati che riunisce sotto un unico marchio le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia e che si affianca, nella nuova governance del turismo regionale, a Destinazione Romagna e Città metropolitana, che comprende i territori di Bologna e Modena.

Il cinema e il turismo

«Nessuna altra regione in Italia – ha detto Corsini – può vantare una ricchezza di autori e una centralità nella storia del cinema come la nostra. Basta pensare a cineasti del valore di Antonioni, Bertolucci, Fellini, Avati, Bellocchio, Pasolini, solo per citarne alcuni. L’epopea cinematografica di Don Camillo e Peppone nella Bassa tra Parma e Reggio Emilia rientra a pieno titolo in questa innovativa strategia promozionale».

Non a caso uno degli appuntamenti di spicco delle celebrazioni 2018-2019 sarà un festival cinematografico, a Busseto tra novembre e dicembre, dedicato appunto alla saga. Per le prossime edizioni si sta già pensando di allargare l’iniziativa all’intera cinematografia emiliano-romagnola e rurale del Novecento. In progetto inoltre itinerari ad hoc per gli appassionati che desiderano visitare i luoghi dei set cinematografici.

In bicicletta da Milano a Rimini

Tra gli eventi di spicco inseriti nel programma c’è anche Ruote 77, mostra itinerante di testi, foto e disegni che ripercorre lo straordinario viaggio in bicicletta da Milano a Rimini lungo la via Emilia fatto da Guareschi nel 1941, per raccontare attraverso una serie di articoli usciti sul Corriere della Sera i luoghi e le persone incontrate durante il percorso. La mostra, che nei fine settimana estivi toccherà tutte le principali città dell’Emilia-Romagna, culminerà a fine agosto con una conferenza al Meeting di Rimini.

Un anticonformista

«Con il suo spirito anticonformista e libero da ogni forma di servilismo al potere – ha detto Mezzetti – Guareschi è una delle figure di primo piano della scena culturale italiana del Novecento».

Morirà a Cervia il 22 luglio 1968: i suoi funerali, svoltisi sotto la bandiera sabauda, furono disertati dalle autorità. Tra i pochi personaggi presenti, Enzo Biagi ed Enzo Ferrari. Lo scrittore è sepolto nel cimitero di Roncole Verdi.

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