"Matrimonio segreto" in scena

Rimini

RAVENNA. È all’insegna del repertorio buffo che questa sera si chiude la stagione d’opera del teatro Alighieri: in scena un nuovo allestimento dell’intramontabile “Matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa. Un’opera che è un capolavoro indiscusso di quella Scuola napoletana che negli ultimi anni il pubblico ravennate ha avuto modo di indagare attraverso la riproposizione di titoli del tutto dimenticati dalla moderna programmazione teatrale, opere attraverso le quali i compositori italiani dominarono l’Europa musicale del Settecento.

Come Cimarosa, che di ritorno dalla Russia verso Napoli ebbe occasione di fermarsi a Vienna dove lo stesso imperatore non perse l’occasione di commissionargli un paio di opere, tra cui, appunto questo “Matrimonio”, su libretto del poeta di corte Giovanni Bertati (anch’egli italiano, ché l’opera ancora in quello scorcio di Settecento era prerogativa tutta nostra), che però, al contrario di altri lavori, dopo essere stato rappresentato nel 1792 al Burgtheater, continuò ad essere riproposto ininterrottamente in tutti i teatri del mondo. Con un successo che rivelò tutta la sua forza fin dalla sera della prima: sembra, infatti, che dopo un numero imprecisato di bis e gli applausi lunghissimi, l’intero cast invitato a cena da Leopoldo II, conquistato dalla partitura di Cimarosa, sia stato costretto a replicare solo per lui l’intera rappresentazione. L’appeal che l’opera esercita da sempre sul pubblico è certo dovuto alla comicità del soggetto, ma soprattutto all’eleganza e al garbo con cui musicista e librettista riescono a trattarlo: si tratta di una commedia “sentimentale” che mette in scena ansie e difficoltà di due giovani amanti ostacolati da un contesto intriso di pettegolezzi, dispetti ed egoismi, in un quadro d’insieme in cui non mancano i tradizionali elementi caricaturali, ma che al tempo stesso esprime i valori etici dell’epoca, difende i rousseauiani sentimenti naturali e le ragioni del cuore. Che trionfano nell’inevitabile lieto fine.

In breve, la trama oppone il matrimonio avvenuto in segreto tra Paolino e Carolina agli equivoci che si generano sia dal rifiuto del Conte Robinson di sposare, come da contratto, Elisetta, poiché innamorato proprio di Carolina, sia dalle strategie messe in atto dalla vedova Fidalma per risposarsi con Paolino, di cui è a sua volta innamorata…

Sulla leggerezza degli intrighi e sui segreti che si celano dietro le dinamiche tra i personaggi si basa la regia affidata a Italo Nunziata: «Tutti hanno qualcosa da nascondere – spiega – qualche piccolo “scheletro nell’armadio” o segreta ambizione da tenere ben celata al pubblico sguardo».

Segreti che innescano il rocambolesco susseguirsi degli equivoci, alla maniera delle commedie di autori napoletani come Scarpetta o De Filippo, da cui il regista trae infatti ispirazione. Se scene e costumi saranno di Pasquale Grossi e le luci di Patrick Latronica, sul palcoscenico del teatro Alighieri saliranno Salvatore Salvaggio, nei panni del Signor Geronimo, Lavinia Bini in quelli di Carolina, Matteo Falcier come Paolino, Giulia Semenzato e Loriana Castellano che interpretano Lisetta e Fidalma, eppoi Omar Montanari nel ruolo del Conte Robinson. In buca l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta da Julian Kovatchev.

Lo spettacolo inizia alle 20.30. La replica di domani alle 15.30.

Info: 0544 249244

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