Un sabato italiano, africano romagnolo, insomma “indie”

GATTEO MARE. La seconda giornata della “Notte del liscio 2018” fa scattare una possibile riflessione.

Il liscio musica “antica”, della tradizione? Eh no, un momento: a parte il fatto che basterebbe citare le decine di scuole di ballo liscio, andando... «in zir par la Rumagna», che coinvolgono migliaia di ragazzini! Ma c’è di più: nell’ultimo decennio, il folk nostrano, la nostra pop music è diventata “world”, intrigando decine di musicisti di altri luoghi – spesso lontanissimi – e altre estrazioni e culture musicali che ne hanno riconosciuto l’universalità e l’hanno svecchiata dandone la loro personale interpretazione. L’elenco è talmente lungo...

E questa dicotomia, questa figlianza gemellare che da Secondo Casadei si è trasmessa prima a Raoul, nazionalizzatore del liscio, e poi a suo figlio Mirko che l’ha “sporcato” di funky e reggae, oggi è ancora più evidente. Da una parte persistono e sopravvivono alla grande le orchestre tradizionali alla Patrizia Ceccarelli (suona stasera alle 21 in piazza Vivaldi a Lido Adriano); alla Luana Babini (sempre oggi alle 21.30 in piazzale Margherita a Bellaria); oppure Fabrizio e gli Accademia (alle 21 al parco del Sole di Misano); o anche I Solisti di Romagna (alle 21 in piazza Garibaldi a Cervia).

Dall’altra parte però, monta il fenomeno del liscio 4.0 (dopo Raoul=2.0 e Mirko=3.0): quello jazzato di Paolo Fresu (ieri a Cesenatico) o il “punk da balera” degli Extraliscio di Moreno il Biondo e Mirco Mariani, protagonisti oggi già dall’alba (alle 6 sulla spiaggia di Gatteo, bagno Corrado 2); e poi di nuovo questa sera ai giardini don Guanella dalle 21 insieme a Lo Stato Sociale, Carota, Checco, l’Orchestra Grande Evento, il violinista Alessandro Cosentino, i Remedios (liscio-flamenco) e Armando Savini. Nonché ben 250 ballerini giovani e giovanissimi.

Ma addirittura a Forlì, dalle 20.30 in piazzetta della Misura, potremo assistere alla mondializzazione del liscio con gli Acafolk, orchestra multietnica vincitrice del Bando migranti 2018 del Mibact.

In questo, bisogna dare atto alle Edizioni Casadei Sonora gestite da Riccarda, figlia di Secondo, alla famiglia di Raoul e al Meeting delle etichette indipendenti di Faenza creato da Giordano Sangiorgi – ben supportati dalle autorità locali e regionali – che sono riusciti a veicolare attraverso la “Notte del liscio” il doppio futuro, classico e “indie” di questa musica. Sicché è giusto ricordare questi primi 90 anni dell’Orchestra Casadei dalle ore 18 al parco Benelli di San Mauro Mare: Raoul e sua figlia Carolina ci porteranno indietro nel tempo quando «bastava un grillo per farci sognare». Ma senza nostalgia: perché se il liscio sfangherà anche questo secolo, sarà merito di solide basi tradizionali sulle quali innestare il domani. E così sia! SA.BA.

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