“Il testimone invisibile”, Mordini e Scamarcio girano ancora insieme

Archivio

RAVENNA. Il regista ravennate Stefano Mordini ha iniziato le riprese del suo nuovo film, “Il testimone invisibile” per la Warner Bros, interpretato da Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato. La lavorazione durerà sei settimane di riprese che verranno effettuate fra il Trentino e Roma. Il film è prodotto da Roberto Sessa con il contributo della Trentino film commission.

Racconta di Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore di successo che si risveglia in una camera d'albergo chiusa dall'interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone).

Doria viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa.

L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente costringono Adriano e l’avvocata Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza.

Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.

Chi è il regista

Mordini è nato a Marradi nel 1968 e negli anni Novanta realizza due videoclip per i Mau Mau, Bàss paradis e Rosso su nero corpo sette, e il cortometraggio “Percorsi”, che ottiene una menzione all’Anteprima festival di Bellaria. Il suo primo lavoro di fiction, il corto “I ladri”, è proiettato alla Mostra del cinema di Venezia nel 1996. Come produttore ha realizzato “Faber” e “Comizi d’amore” di Bruno Bigoni e “Gladiatori” di Maria Martinelli; come regista dirige “Paz ’77” (2000) sul fumettista Andrea Pazienza e il reportage “Arbitri” sul mondo dei fischietti del calcio, e il documentario “L’allievo modello”, selezionato al Festival di Buenos Aires.

Nel 2005 dirige il suo primo lungometraggio, girato a Ravenna, “Provincia meccanica” con Stefano Accorsi e Valentina Cervi, in concorso al Festival di Berlino e candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’argento. Nel 2006 cura il documentario partecipativo “Le mie elezioni”, raccontando l’election day italiano attraverso gli occhi di 150 videomaker che inviano il loro video sul web. Nel 2007 produce e dirige “Il confine”, documentario sulle comunità islamiche in Italia; nel 2009 “Come mio padre”, sulla paternità in Italia; nel 2010 “Io che sarò Roberto Baggio” sul noto calciatore. Nel 2012 dirige e presenta alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo lungometraggio, “Acciaio”, tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone.

Gli altri lavori realizzati sono il corto “La tempesta” (1998), il documentario “L’allievo modello” (2002); “Essere Claudia Cardinale” (2005) per la tv.

Nerl 2016 gira “Pericle il nero” con Riccardo Scamarcio protagonista della storia tratta dal romanzo di Giuseppe Ferrandino, in concorso al Festival di Cannes 2016 nella sezione “Un certain regard”. E quest’anno ha sformato “Liberi sognatori. La scorta di Borsellino”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui