«Dopo i Pooh, oltre i Pooh ci sarà sempre la mia musica»

Il profumo del mare, le parole e la musica. Tutto questo oggi sul porto canale di Bellaria Igea Marina con il concerto di Dodi Battaglia. Il 1° giugno è infatti il giorno in cui lo storico chitarrista dei Pooh festeggia il suo 67° compleanno. Proprio in quest’occasione, il noto artista canterà per i suoi fan insieme ad amici e colleghi nella località legata alla sua infanzia. “Dodi day. 50 anni in musica”, questo il titolo della serata, sarà una vera e propria festa in mezzo alla gente, aperta a tutti e gratuita, un concerto pieno di sorprese per tutti coloro che lo seguono da ben 50 anni.

Quella di Dodi Battaglia è una carriera costellata dai grandi successi dei Pooh ma proseguita anche dopo. Ha collaborato con artisti come Vasco Rossi, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Raf, Mia Martini, Giorgio Faletti, Alice e Massimo Ranieri, solo per citarne alcuni.

Entrato nel 1968 come chitarrista nel gruppo italiano più conosciuto di sempre, Dodi è rimasto nella band fino al 30 dicembre 2016, ultimo concerto insieme. Durante questi 50 anni non sono mancati per Dodi attestati di stima: dal titolo di miglior chitarrista d’Europa a quello italiano. Gli è stato conferito dal presidente della Repubblica Cossiga il titolo di cavaliere della Repubblica. La Fender, la leggendaria fabbrica di chitarre, gli ha dedicato la “DodiCaster”.

Sul palco di Bellaria Igea Marina saranno con lui tanti artisti tra cui Stefano D’Orazio (suo “collega” nei Pooh), Marco Masini, Gigi D’Alessio, Mario Biondi, Luca Carboni, Enrico Ruggeri, Mietta, Silvia Mezzanotte, Maurizio Solieri e Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto del Volo.

Battaglia, lei è rimasto con la sua band storica fino all’ultimo grande concerto di Bologna tenuto il 30 dicembre di due anni fa. Cos’ha provato in quell'occasione?

«È stata una sensazione strana, un mix fra gioia e dolore, la fine di una storia d’amore lunga ben 50 anni, ma anche la consapevolezza che le cose belle debbano avere una fine prima o poi».

Cosa sono per lei i Pooh?

«Rappresentano davvero molto: famiglia e amicizia, sudore e risate, gioie e dolori, gioventù, passione, chilometri e milioni di persone che ci hanno nutrito di amore».

Lei proviene da una famiglia di musicisti, è così che è nata la sua passione per la musica?

«Mio padre era un violinista, ma per me il primo approccio con la musica è arrivato con la fisarmonica, poi la passione con la chitarra».

Uno dei suoi successi è “Buona fortuna e buon viaggio”: la fortuna nella sua carriera è stata fondamentale? E il viaggio cosa rappresenta per lei?

«La fortuna è importante in ogni momento della vita e in ogni cosa che si fa. Non so dire se noi dei Pooh siamo stati fortunati o meno, posso solo affermare che per arrivare dove siamo arrivati e durare mezzo secolo il lavoro, la passione e il talento sono state le cose più importanti; se poi la fortuna ha dato il suo contributo tanto meglio».

La sua attività come autore la vede firmare canzoni per tanti colleghi. C’è un artista che più di altri le ha lasciato qualcosa che poterà con sé sempre?

«Ogni artista lascia qualcosa. Ogni artista ha una storia da condividere. Non posso che rispondere Daniele Battaglia, essendo mio figlio».

Nei concerti la vediamo sempre con la sua immancabile chitarra. Cosa rappresenta per lei?

«Dopo tutto questo tempo, oramai è una prolungamento naturale del mio corpo, mi accorgo che è e sarà sempre la mia compagna di viaggio».

“Chi fermerà la musica” è uno dei più grandi successi dei Pooh. Cos’è la musica per lei?

«La musica è la mia vita».

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