Il jazz ha un piano, Rodriguez lo svela

FUSIGNANO. All’auditorium Corelli di Fusignano, il festival jazz Crossroads questa sera alle 21 ci dà l’occasione di scoprire uno dei pianisti jazz in più rapida ascesa nel panorama internazionale: Alfredo Rodriguez.

Dopo gli studi all’Avana, il trentaduenne musicista cubano è entrato nell’orchestra del padre: il cantante, compositore e presentatore televisivo Alfredo “Alfredito” Rodriguez, con cui ha compiuto tour mondiali. La svolta nella carriera avviene nel 2006, quando il giovane Rodriguez viene selezionato per esibirsi al festival jazz di Montreaux, dove viene notato da Quincy Jones, che lo vuole nella sua band. La svolta nella vita del pianista avviene invece tre anni più tardi, quando, durante un tour negli Stati Uniti con l’orchestra del padre, Alfredo chiede asilo politico, e non rientra a Cuba.

Comincia così a lavorare stabilmente con Quincy Jones, oltre che con il suo Alfredo Rodriguez Trio; con il grande compositore americano registra “Better city, better life”, inno dello Shanghai world expo 2010. Il suo stile pianistico ricorda i grandi interpreti dello strumento del dopoguerra, in particolare Bill Evans e Keith Jarret, e, più in generale, la scuola bebop. Anche il latin jazz cubano, ovviamente, gioca un ruolo nella sua musica.

Ha suonato, tra gli altri, con Wayne Shorter, Herbie Hancock, Patti Austin, James Ingram, McCoy Tyner, Esperanza Spalding, Richard Bona, e Lionel Loueke. Alfredo Rodriguez ha finora inciso quattro album, tutti con l’etichetta Mack Avenue, e sotto l’egida di Quincy Jones: “Sounds of space” (2012), “The invasion parade” (2014), “Tocororo” (2016) e “The little dream” (2018). A Fusignano lo vedremo in trio con Munir Hossn alla chitarra e basso elettrico, e Arnaud Dolmen alla batteria.

Biglietti a 15 euro.

www.crossroads-it.org

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