Sigismondo Malatesta e il suo sigillo nel Tempio di Rimini

Rimini

RIMINI. La Cappella dei Pianeti è una una delle più sorprendenti e ammirate del Tempio Malatestiano di Rimini. A partire dalla mano fluente e magistrale di Agostino di Duccio che l’ha scolpita, fino ad arrivare al tema astrologico-astronomico dei rilievi, davvero insolito in un edificio religioso. Sui pilastri – ad esempio – vi sono le personificazioni dei pianeti, raffigurati in forma di divinità dell’Olimpo, affiancati dai segni zodiacali e circondati da stelle. «Questi dèi planetari in vesti olimpiche, rappresentazioni delle immagini primordiali dell’essere, archetipi o modelli originali della psiche/anima, vagabondano per strade non illuminate per le immense distese del cielo» scrive Moreno Neri.

Nell’iconografia complessa e a volte insolita dei bassorilievi del Tempio, Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, è simboleggiato dal Cancro, suo segno natale, qui rappresentato dal granchio che sovrasta la più antica veduta della città. Nino Migliori lo ha fotografato nella sua purezza lineare, alla luce fioca di candele, restituendone tutta la potenza e l’antica magia.

Nel sigillo di Sigismondo

Proprio alla Cappella dei Pianeti del Tempio Malatestiano è dedicata la conferenza di Moreno Neri con la quale prende avvio – sabato 3 marzo alle ore 17 – il ciclo di incontri “Nel sigillo di Sigismondo”, dedicato, all’interno delle celebrazioni malatestiane per il 6° centenario della nascita e a 550 anni dalla morte, alla figura di Sigismondo (1417-1468), protagonista del Rinascimento italiano.

Il programma

Un ciclo di conferenze che proseguirà fino al 29 settembre e che vedrà avvicendarsi nella Sala del Giudizio del museo studiosi e ricercatori. Come Massimo Ciavolella, che sabato 24 marzo parlerà de “L’amore al tempo dei Malatesta”. Sabato 21 aprile Marco Bertozzi discuterà del volume “Gli antichi alla corte dei Malatesta” con i curatori Federicomaria Muccioli, Francesca Cenerini e Alessandro Giovanardi. Si tratta degli Atti del convegno svoltosi dal 9 all’11 giugno 2016. Fabio Severi sabato 19 maggio parlerà di “Montefeltro e Malatesta due grandi dinastie”. Luca Cesari e Piero Lucchi, sabato 2 giugno, introdurranno il pubblico a “Ezra Pound e i Malatesta”. Gabriello Milantoni sabato 29 settembre si sposterà invece “A Oriente dei Malatesta”.

Moreno Neri

Saggista, traduttore ed esegeta riminese, è studioso della tradizione classica e umanistica che dalla tarda antichità giunge fino al Rinascimento. Ha curato alcune opere di Gemisto Pletone e saggi sul Tempio Malatestiano; su quest’ultimo e su Sigismondo Pandolfo Malatesta, uno dei patroni della rinascenza neoplatonica, ha anche tradotto diverse opere dal francese e dall’inglese, tutte pubblicate da Raffaelli Editore (Rimini).

Per Bompiani, nella collana Il pensiero occidentale, ha pubblicato “Macrobio / Commento al sogno di Scipione” (Milano, 2007) e, nella collana Testi a fronte, “Giorgio Gemisto Pletone / Trattato delle virtù” (Milano, 2010).

Per la medesima collana sta curando da alcuni anni, su incarico di Giovanni Reale, l’edizione completa delle opere del bizantino Pletone, «principe dei filosofi del suo tempo» il cui corpo – grazie a Sigismondo che qui lo portò nel 1456 da Mistra, in Grecia – riposa in un’arca della fiancata destra del Tempio.

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