Dall'aborto alla magistrata: la parità di genere passa dai libri

Rimini

RIMINI. Si possono percorrere diverse strade, ma l’obiettivo resta lo stesso: parità di genere. Che poi, sostanzialmente, significa stesse opportunità per uomini e donne, stop alla violenza e alle discriminazioni. La società è in evoluzione: lo dimostra il fenomeno mondiale del #metoo, la campagna partita da Hollywood per denunciare le sopraffazioni e presto dilagata in tutto il mondo. Ma ne è indice anche la discussione, talvolta accesa, sulla lingua italiana che è in continua evoluzione, e che inizia a usare sempre più diffusamente termini come “sindaca” o “magistrata”. Insomma, passi avanti ne sono stati fatti, ma il lavoro è ancora tanto. Femminicidi, violenze in famiglia, prevaricazioni, promozioni mancate, carriere interrotte, salari mediocri, discredito sociale…: le donne combattono ogni giorno la loro battaglia.

A tutto questo l’associazione Coordinamento Donne Rimini risponde con la cultura. Contrapponendo alla violenza la sapienza, l’analisi, la riflessione, da compiere insieme, uomini e donne. E lo fa attraverso il ciclo di incontri Parla con lei. Sapienza contro violenza, promosso per il quinto anno insieme alla Biblioteca Civica Gambalunga e alla Casa delle Donne del Comune di Rimini.

«Torniamo a interrogarci sul femminile – dicono le promotrici –. E lo facciamo in buona compagnia: quella di libri e autrici/autori che hanno stimolato la nostra curiosità. Parla con lei è un momento di confronto e di aggiornamento, rivolto a donne e uomini, il cui intento è approfondire, grazie allo stimolo di libri di recente pubblicazione, alcune tematiche degli studi di genere attraverso prospettive diverse e intersecanti: dal diritto alla storia, dalla linguistica alla filosofia, dalla psicologia fino al cinema».

In queste cinque edizioni sono passate da Rimini alcune delle studiose e delle autrici più brillanti della nostra generazione, e anche qualche studioso particolarmente sensibile alle tematiche della parità. Per ricordare alcuni nomi: Michela Marzano, Ritanna Armeni, Anna Simone, Donatella Campus, Luisa Pogliana…

Il programma 2018

Quest’anno il ciclo si apre sabato 10 marzo alle 17.30 in Cineteca proprio con un uomo, il filosofo del diritto Thomas Casadei, con cui verrà affrontato da un punto di vista giusfemminista il tema della discriminazione e della democrazia paritaria.

La lingua di genere e la sua rappresentazione sarà invece argomento del secondo appuntamento, sabato 17 marzo, con la linguista dell’Università di Roma Stefania Cavagnoli, autrice per l’Ordine dei Giornalisti della guida “Tutt’altro genere di informazione”.

La consuetudine di indossare il velo attraverso la storia sarà il tema del terzo incontro, venerdì 23 marzo, con la storica Maria Giuseppina Muzzarelli, già vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.

La filosofa Giorgia Serughetti presenterà sabato 7 aprile il suo libro “Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio”.

Doppio appuntamento quello di sabato 14 aprile: si parlerà dell’ambiguo paterno con la sociologa Annina Lubbock e Enzo Morgagni e Ivan Morini dell’Associazione Femminile Maschile Plurale.

In quell’occasione gli psicologi Donato Piegari e Stefano Romualdi presenteranno anche la neonata associazione DireUomo, centro di ascolto per uomini maltrattanti a Rimini.

Il 21 aprile poi, in occasione della Festa della Liberazione, in collaborazione con Anpi e Istituto Storico della Resistenza, verrà presentato il film sulle partigiane “Libere” di Rossella Schillaci, sempre a ingresso libero.

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nella Cineteca comunale alle ore 17.30 con ingresso libero.

In chiusura, il 9 maggio, in collaborazione con il cinema Fulgor, verrà presentato qui il film “Terra madre” di Esmeralda Calabria (presente all’incontro) e Concita De Gregorio.

Il ciclo ha il patrocinio del Comune di Rimini e della Regione Emilia-Romagna.

Info: 0541 704545

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