Cinque coreografe e una danza che "occupa" gli spazi del teatro

Rimini

FORLÍ. La stagione contemporanea del Fabbri di Forlì ospita una proposta teatrale la cui novità attinge dalla danza, dalla ricerca creativa e concettuale figlia dei discepoli di Tersicore. Domani alle 21 va in scena With, progetto plurale di Paola Bianchi per cinque coreografe ovvero, oltre a lei stessa, Marina Giovannini, Rhuena Bracci, Sara Simeonie Valentina Buldrini.

Il progetto nasce all’interno di isTanze del collettivo c_a_p al quinto anno di vita.

Alle 22 seguirà un incontro fra le coreografe-danzatrici e il pubblico condotto da Laura Gemini, ricercatrice dell’Università di Urbino.

Il progetto ha un seguito sabato e domenica alla Fabbrica delle Candele con il laboratorio gratuito condotto da Simeoni e Buldrini (info: 0543 370506).

La danzatrice riminese Paola Bianchi si recherà poi a Milano dove lunedì al teatro PimOff interpreta Costruisco sull’oblio, nell’ambito del progetto europeo “Fabulamundi”, in un dialogo fra scrittura, voce e coreografia.

Ci parla di With?

«Il titolo – precisa la coreografa – si rifà al mio precedente lavoro Without. Da “senza” a “con” giocando con il termine isTanze, parola che sollecita la richiesta di spazi per la danza, contenente il termine “tanz”, ovvero danza in tedesco».

Cosa sviluppa iStanze?

«Un altro tassello del Collettivo c_a_p dedito a un lavoro che guarda la danza più nella dimensione spaziale che non di spettacolo. Lo abbiamo affrontato con la danza urbana; la novità qui sta nel rapporto che si crea fra performance e spazio teatrale. Il Fabbri verrà occupato da noi cinque con un’azione in vari punti: sul palco, in platea, nel ridotto, nella sala attigua, vicino agli uffici. È dunque una esplorazione dello spazio e del luogo teatro; è un gesto anche politico quello di non fermarsi sul palco, ma invaderlo».

Come è invece pensato il progetto di azione coreografica di With?

«Proseguo lo studio avviato con Untitled; si rifà all’idea di impossibilità della simultaneità dello sguardo. Estrapolo cinque personaggi da cinque romanzi italiani contemporanei. Ho assegnato a ciascuna un personaggio di un libro ma senza precisare quale, limitandomi a dare indicazioni suggerite dal libro unite ad altre coreografiche. Tutte noi creiamo una coreografia personale di dieci minuti che si ripete in loop in ogni spazio teatrale scelto. Con libertà di movimento e di scelta per il pubblico. Ho inoltre inserito un pezzetto di collegamento uguale per tutte. Non ho inviato un video per mostrarlo; mi sono limitata a una audio descrizione precisa del tipo: alza il braccio dx, piega gamba sx… lasciando anche in questo caso libertà interpretativa personale pur nel lavoro comune. L’incontro finale col pubblico è voluto per ascoltare le impressioni e chiarire eventuali “non capisco”».

Ritornello che nella danza di ricerca contemporanea è frequente.

«Il problema non è il linguaggio difficile, ma dove viene collocato. Il pubblico si appassiona se educato e ciò avviene con la possibilità di vedere e di scoprire la danza».

Info: 0543 712167

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