Kurt Elling dà voce al Brill building

Rimini

RIMINI. Il primo appuntamento romagnolo del festival jazz regionale Crossroads 2014 è al Teatro degli Atti di Rimini questa sera con il quintetto del cantante americano Kurt Elling.

Nel 2013 (per la quattordicesima volta consecutiva!) il vocalist di Chicago ha vinto il referendum della rivista “Downbeat” come miglior voce maschile, premio assegnato dalla critica americana. Parte del merito è del disco pubblicato nel 2012 1619 Broadway – The Brill building project, che è anche il titolo del concerto riminese. Si tratta di un album molto particolare, perché dedicato a un edificio: il Brill building, appunto, al numero 1619 di Broadway, New York. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso era la Mecca della musica americana, ospitando gli uffici di molte etichette discografiche e aziende legate al mondo della musica. Tra quelle mura sono passati tutti i più grandi artisti, manager, critici e operatori dell’industria discografica dell’epoca, cui Elling ha voluto porgere un tributo. Questo disco ha permesso al cantante americano di dimostrare quanto sia vario il suo repertorio e ampio il suo bagaglio tecnico: vocalese e doo-wop sono innestati sulla musica beat, mentre rhythm’n’blues e ballate vanno incontro allo swing e alla moderna eredità boppistica. Kurt ha esordito discograficamente nel 1995 con Close your eyes, per la Blue Note Records, con la quale pubblicherà altri sei album, di cui due live. Si è fatto subito notare per la sua voce baritonale, per le quattro ottave di estensione, per una sillabazione fluida e per un assoluto controllo della tecnica scat. Due anni più tardi un passaggio fondamentale della sua carriera: la partecipazione all’album Swing dei Manhattan Transfer, in un’ideale investitura da parte della band più importante della vocalità afroamericana del secolo scorso. Elling si esibisce in una varietà di formazioni: il 26 febbraio scorso ha cantato a Edimburgo con la Scottish National Jazz Orchestra in un concerto di grande risonanza, ma a Rimini lo vedremo in quintetto. Con lui sul palco Gary Versace al pianoforte, John Mc Lean alla chitarra, Clark Sommers al contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria.

Il concerto comincia alle 21.15, con biglietti a 15 e 12 euro.

Crossroads tornerà al Teatro degli Atti di Rimini il 21 marzo con il trio della cantante e chitarrista canadese Terez Montcalm. Dopo gli esordi pop-rock, Terez nel 2006 ha virato decisamente verso il jazz, ma il suo tratto distintivo è di non guardare con distacco al repertorio precedente, pur se da un punto di vista jazz. Le sue più belle performance sono infatti proprio quelle in cui interpreta classici pop-rock. Annie Lennox, Elton John, U2 e Jimi Hendrix sono tra i suoi preferiti, ma nell’ultimo album I know, I’ll be allright, del 2013, trovano spazio classici di David Bowie, Michael Jackson, Neil Young e Simply Red. Due anni prima aveva abbracciato il più puro jazz con Here’s to you. Songs for Shirley Horn. A Rimini sarà con il chitarrista Jean Marie Ecay e il bassista Christophe Wallemme.

Nei prossimi giorni Crossroads porterà in Romagna altri concerti di grande interesse: sabato 8 alla Sala del Carmine di Massalombarda la cantante Maria Pia De Vito sarà in duo con Ares Tavolazzi, indimenticato bassista degli Area negli anni ’70, poi divenuto uno dei più grandi jazzisti italiani. Domenica 9 marzo al teatro Comunale di Gambettola toccherà invece alla grandissima vocalist inglese Sarah Jane Morris, in duo col chitarrista italo-londinese Antonio Forcione.

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