Sigismondo a Hollywood: un condottiero da Oscar

RIMINI. È una questione di rimandi: Los Angeles è uguale Hollywood. Hollywood è uguale cinema. Cinema è uguale Oscar. Oscar è uguale Fellini (ne ha vinti 5). Fellini è uguale Rimini. Rimini è uguale Sigismondo Pandolfo Malatesta. Va a finire che quella storia dei sei gradi di separazione è vera…

In questo 2018 che segna il 98° compleanno di Federico Fellini (il 20 gennaio) e il 600° dalla nascita del Malatesta, torniamo protagonisti nel “nuovo mondo” ma non con il grande regista riminese, bensì con il condottiero, conterraneo colto e in qualche modo anticipatore del futuro: che cos’è il Tempio Malatestiano se non un antenato del mitico Teatro 5 di Cinecittà, una scenografia perfetta per un bel film storico? A proposito: ma che si aspetta a girare la vita di Fellini e a maggior ragione quella di Sigismondo?

Politico, condottiero, mecenate

Già, Sigismondo. Tra le tante celebrazioni a lui dedicate, di non poco conto è senz’altro il convegno organizzato dal professor Massimo Ciavolella (Sigismondo d’oro nel 2016) insieme a Bryan Keene del Getty Museum di Los Angeles. Si terrà il 26 e 27 gennaio tra l’Ucla, Università della California, e lo stesso museo. S’intitola “La corte rinascimentale di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini”. Ciavolella insegna proprio alla Ucla (dirige il centro di Studi medievali e rinascimentali) e con questo doppio appuntamento intende fare il punto sulle capacità militari e politiche del condottiero, ma anche sulla sua propensione alle belle arti.

Il programma

Prima giornata alla Ucla: Monica Centanni dell’Università di Venezia relazionerà su “Bellum Italicum. Feste e trionfi in stile antico in onore di Sigismondo Malatesta”. Chiara Giovannini, del Liceo classico Giulio Cesare di Rimini, terrà una conferenza su “Mentre le guerre infuriano: i versi elegiaci di Giovanni Mario Filelfo in tributo a Sigismondo Pandolfo Malatesta”. Seguiranno Paolo Cherchi dell’Università di Chicago su “Roberto Valturio e il suo De re militari”; Bryan C. Keene del Getty Museum su “Il Rinascimento mediterraneo: il cardinal Bessarione, le corti italiane e il sultano”; Anthony D’Elia della Queen’s University su “Sigismondo Malatesta come atleta ed eroe antico”; infine Massimo Bulgarelli dell’Università di Venezia su “Sigismondo e il Tempio Malatestiano. Significati di un’architettura”.

Il 27 si riprende al Getty con Joanna Woods-Marsden dell’Ucla su “Sigismondo Malatesta: ritrattistica e politiche”; Daniel M. Zolli della Pennsylvania State University su “L’immaginazione lapidaria di Agostino di Duccio”; Ferruccio Farina del “Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini” su “Benchmarking del crimine. Pio II Piccolomini, Sigismondo Malatesta, Francesco Sforza, Alfonso d’Aragona, Federico da Montefeltro e Niccolò d’Este: peccato e peccatori a confronto”; James Fishburne del Getty Research Institute su “Sacro e profano: i ritratti sulle medaglie di Matteo de’ Pasti e la corte di Sigismondo Malatesta”; Marilyn Aronberg Lavin dell’Institue for Advanced Studies su “Sorprendente dualità di Sigismondo: immagini e parole”.

E ancora: Antonia Gatward Cevizli del Sotheby’s Institute of Art di Londra su “Il terribile turco e un cittadino dell’inferno”; Ulrike Bauer-Eberhardt del Bayerische Staatsbibliothek su “Potere dell’arte. Il messaggio militare in un libro illustrato di Roberto Valturio commissionato da Sigismondo Pandolfo Malatesta”. E per ultimo ancora Ferruccio Farina che presenterà il suo ultimo libro “Sigismondo Malatesta, 1417- 1418. Le imprese, il volto e la fama di un principe del Rinascimento”.

Un altro riminese sarà protagonista della due giorni losangelina: lo chef Gino Angelini che da tempo vive proprio a Los Angeles. Alla sua notissima osteria sarà affidato il catering del convegno. Infine saranno presenti anche i sindaci di Rimini e Gradara, Andrea Gnassi e Filippo Gasperi.

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