Cinema Fulgor, si parte. Che la festa abbia inizio

Rimini

RIMINI. Non sarà un red carpet quanto piuttosto una festa aperta a tutti, una riapertura «non convenzionale, ma vitale e popolare». Che comincerà la sera di venerdì 19 gennaio e raggiungerà il climax sabato 20, nel giorno in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni. In quella data, infatti, riaprirà le sue porte il cinema Fulgor, quello immortalato dal regista in Amarcord.

«Il senso della riapertura del Fulgor nel giorno del compleanno di Federico Fellini – commenta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi presentando l’evento in municipio – sta appunto nel concetto di festa, di contentezza, di gioia per un ritorno che va a beneficio di tutti. L’apertura del Fulgor sarà popolare, non elitaria. In quella due giorni chi vorrà potrà visitare il cinema e immergersi nella magia di un allestimento d’autore immaginifico e anomalo».

La magia di Ferretti

Dante Ferretti, scenografo premio Oscar che di Fellini fu collaboratore, grazie allo Studio Forme di Roma ha rivestito di sogni la “scatola” ridisegnata dall’architetto Annio Matteini, abbondando con oro, stucchi e boiserie. Perché il cinema, si sa, deve trasportarci in altri mondi, e varcata la soglia del Fulgor siamo a Hollywood, Romagna. Ma anche in Cina, nel palazzo dell’imperatore. O nella stazione di Parigi con Hugo Cabret.

La festa

Venerdì 19, intorno alle 22, si apriranno le celebrazioni in piazzetta San Martino con una festa organizzata dai locali che vi si affacciano. A mezzanotte ci si sposterà davanti al Fulgor dove le note di una tromba risuoneranno dal terrazzo della facciata illuminata, mentre personaggi in costume simbolicamente entreranno nel cinema restituito alla città. Sabato 20 alle 11 arriverà il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Annunciati personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo tra cui Sergio Zavoli. Dalle 15 il Fulgor sarà aperto a tutti con visite guidate fino a notte: si dovrà però richiedere un biglietto all’Urp o alla biglietteria del Settebello.

Info: 0541 704704

Un presidio culturale

«Il Fulgor sarà un luogo aperto di relazioni – spiega Elena Zanni della società di gestione Khairos, i cui fondatori operano nel mondo della cinematografia da 50 anni –. Un cinema che non è solo una sala ma un presidio culturale, un luogo della memoria, un centro d’impulso intellettuale che funzionerà 12 mesi all’anno, dal pomeriggio alla sera. Un contenitore multimediale che ospiterà cinema di qualità, letteratura, retrospettive, dibattiti... nel nome e per conto dell’eredità intellettuale di Fellini la cui celebrazione migliore non può che essere quella offerta da una cultura viva e vissuta».

Il progetto

Due le sale a disposizione: quella storica, con l’allestimento di Ferretti, da mq 195 e 190 posti (158 in platea, 32 in galleria), e quella nuova, ricavata al posto della vecchia farmacia, da mq 70 e 52 posti.

Accanto a una selezione dei migliori film di qualità di nuova uscita, una parte importante della programmazione sarà naturalmente riservata a Fellini. Non solo con le retrospettive dedicate alla sua cinematografia, ma allargando la prospettiva ai film, ai registi e alle correnti che lo hanno influenzato (come Rossellini, Ford, Chaplin, il cinema hollywoodiano che gli tributò ben 5 Oscar, i fratelli Marx, Hitchcock, Buñuel); ma anche a quei registi a lui contemporanei – Antonioni, Bergman, Kurosawa – con cui Fellini si confrontava; o a tutti quei registi da lui maggiormente influenzati, da Kubrick a Scorsese, che proprio qui al Fulgor ritirò, nel 2005, il Premio Fellini dicendo commosso: «La vera Rimini comincia dove finisce la città fantastica. Fellini è un monumento, e anche la città di Rimini in un certo senso lo è».

Il programma prevede anche rassegne, monografie e retrospettive storiche. Inoltre, fra gli eventi di prossima programmazione: “La febbre dell’oro” (1925) di Charlie Chaplin; “Alla ricerca di Van Gogh”; una rassegna dedicata alla Nouvelle Vague; il documentario “La lucida follia di Marco Ferreri”; una selezione di classici restaurati; documentari sull’arte (tra cui anche uno sul Trecento riminese); performance teatrali come quella di Roberto Mercadini dedicata proprio a Fellini.

Non solo cinema

L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare il Fulgor in una piazza, un luogo dove incontrarsi: si pensa dunque anche a mostre, presentazioni, concerti. Il cinema sarà aperto tutti i giorni dal pomeriggio, e spesso anche la mattina, con possibilità di entrare per visitarlo.

Roy Menarini, critico e docente di Cinematografia, da marzo guiderà corsi di approfondimento per appassionati e cinefili. Il sogno – per ora solo tale – sarebbe far rinascere il festival Riminicinema, importante esperienza cinematografica che caratterizzò gli anni Novanta.

Il turismo

In relazione al grande interesse internazionale che suscita Fellini in tutto il mondo e in particolare negli Stati Uniti, sono in fase di ideazione alcuni pacchetti viaggio. Intanto anche la Regione promuove un progetto di cineturismo in Emilia-Romagna in cui naturalmente non può mancare Rimini.

Un simbolo per la città

Insomma, «il 20 gennaio – come dice l’assessore alle Arti Massimo Pulini – prende il via davvero quello che era un progetto bellissimo ma che attendeva la sua realizzazione».

«Con il Fulgor – continua Pulini – non si riapre solamente un cinema dentro le mura della città, ma le si restituisce un simbolo».

Primo pezzo del progetto trilobato fortemente voluto dal Comune e sostenuto dal ministero, che si completerà con l’apertura del Museo Fellini tra Castel Sismondo, Palazzo Valloni e piazza Malatesta. Fatta la premessa (il Fulgor), adesso inizia la sfida. Da qui comincia la nuova Rimini felliniana.

www.cinemafulgorrimini.it

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