Il Capossela di Natale al Vidia. «Ci siamo dati una tradizione»

Cesena

CESENA. Non è una novità l’interesse per Vinicio Capossela del pubblico romagnolo, sin dai primi Novanta accolto in questa terra. È dunque scontata l’attesa del suo “Concerto di Natale” stasera alle 21.45 al Vidia club di San Vittore di Cesena, locale fra i primi ad accoglierlo sotto l’ala protettrice di Libero Cola. Al Vidia, Capossela torna con regolarità, anche per questo evento musicale benaugurante che gode di un’atmosfera speciale, fra ballate e intimità, fra lustrini e incontri amichevoli. Un concerto, quello di stasera, che aggiunge un altro volto di Vinicio a quello ravennate di un mese fa, quando ha fatto ascoltare l’album “Ombre nell’inverno”.

È interessante il connubio Capossela-festività con cui l’autore compone il suo calendario su e giù per l’Italia, come un Babbo Natale musico di antiche tradizioni. Ai concerti più “amichevoli” di Gattatico e Cesena unisce il reading drammatico musicale del racconto – quasi un radiodramma – “I cerini di Santo Nicola” presentato a Torino mentre, per San Silvestro, eccolo in concerto sulla piazza di Pescara. Inaugura il 2018 in tv, venerdì 5 gennaio alle 21.15 su Sky Arte, nel concerto “Vinicio Capossela. In-sanità” registrato a Napoli nella basilica di Santa Maria della Sanità. Nel frattempo, a proposito dei due concerti natalizi in regione, Vinicio esprime una propria riflessione annunciandoli così: «Emilia-Romagna… in un’epoca di crescenti tensioni separatiste, è bello fare parte di una regione che ne contiene due distinte e separate, che però nell’insieme creano un piccolo continente, un continente amico. L’Emilia e la Romagna, che per me messe insieme fanno una casa. Così il concerto di Natale, il concerto del ritorno a casa lo sdoppiamo, nei due locali che per me hanno fatto la geografia del rock’n’roll: il Fuori Orario di Taneto, in Emilia, dove riprendiamo una tradizione, e il Vidia di Cesena, in Romagna, dove più recentemente ci siamo dati una tradizione». Addentrandosi più nella data cesenate, aggiunge: «Il calendario è fatto di ritualità, questi sono due luoghi speciali nei quali è apparso un segnale di luce. Al Vidia 22 anni fa (17 febbraio 1995, ndr) è apparso perfino Jeff Buckley». Vinicio non vide quell’evento, ma in occasione della ripresa estiva dello stesso concerto a Correggio, Cola presentò Buckley a Capossela. A proposito di questo “menestrello delle feste”, il direttore del Vidia aggiunge: «Conobbi Vinicio quando si esibiva al Pjazza di Bellaria, prima ancora del suo primo disco prodotto con Renzo Fantini. Mi incuriosì subito quel suo stile strano, un po’ Tom Waits, un po’ Paolo Conte, un po’ Capossela. Credo sia l’artista che in assoluto ha più suonato al Vidia. Una volta addirittura rimase chiuso nel locale per tre giorni col suo pianoforte, perché si sentiva in vena di comporre».

Fra i personaggi del concerto natalizio di stasera si incontra il bizzarro mago comico Christopher Wonder «…che da Los Angeles 12 anni fa volle trasferirsi nientemeno che a Faenza, dove ci incontrammo. Sarà lui Santa Claus, l’ipnotizzatore di galline, il cantante di fairy tales of New York, lo svanitore di birre, il grande Ta Da» annuncia Vinicio. Apertura ore 20.30. Precede il concerto l’opening act della cantautrice romagnola Crista.

Info: 345 7411296

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