Da Eutyches a Sigismondo prendersi a cuore la storia

Rimini

RIMINI. Se per la sua inaugurazione, dieci anni fa, gli alunni delle scuole elementari e medie furono i primi a entrare nella Domus del chirurgo, ora sono dedicati ai giovanissimi gli appuntamenti di apertura della 19ª edizione del Festival del mondo antico. «Bambini e ragazzi sono stati e saranno i custodi del patrimonio storico della città», spiega Massimo Pulini, assessore alle Arti del Comune di Rimini, anticipando il programma della kermesse culturale che si svolgerà dal 7 al 9 dicembre.

I ferri del mestiere

Tre giornate fittissime di appuntamenti (incontri, conferenze, visite guidate, mostre) riunite sotto il titolo “I ferri del mestiere. La cultura del prendersi a cuore”. Un titolo che allude, in primo luogo, allo straordinario ritrovamento della strumentazione del medico Eutyches, il chirurgo greco che nel III secolo d.C. viveva e lavorava nella domus riminese. Come noto, a causa di un incendio, l’edificio implose e tutto il suo contenuto rimase sepolto fino alla scoperta, nel 1989, durante alcuni lavori in piazza Ferrari.

Novità al museo

«La strumentazione del chirurgo Eutyches è un unicum a livello internazionale, per qualità e quantità», prosegue Pulini e proprio per darle maggiore risalto, è previsto un riallestimento delle sale in cui oggi è contenuta, all’interno del Museo della città. «Entrando nel museo attualmente si incontrano le sale riservate a Fellini e Gruau – dice l’assessore – ma abbiamo in programma di modificare questa disposizione (i materiali relativi a Fellini saranno spostati nel museo intitolato al regista, in corso di realizzazione) in modo che questo eccezionale corredo medico abbia la giusta visibilità».

Prendersi a cuore

Il titolo della manifestazione di dicembre, “I ferri del mestiere. La cultura del prendersi a cuore”, non allude solo alla strumentazione del chirurgo Eutyches, ma anche – appunto – al prendersi a cuore, dunque alla cura di sé e degli altri, in senso fisico, civile e relazionale. Gli appuntamenti del festival spazieranno quindi tra medicina, archeologia, gastronomia, antropologia e in tante altre discipline, indagando il mondo antico, ma anche il presente e i periodi intermedi. In questo 2017 si celebra infatti un altro anniversario importante, quello dei seicento anni dalla nascita di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini nel periodo rinascimentale.

Per quanto riguarda la medicina sarà proprio la relazione di apertura a introdurre questa tematica, nella lectio magistralis di Gustavo Zagrebelsky dedicata a “La salute come diritto e dovere”.

I relatori del festival

Una costante che caratterizza la storia umana nei secoli è la tragedia della guerra, a cui il festival dedica vari approfondimenti. Iniziando dall’incendio che distrusse la Domus del chirurgo, provocato da un attacco di popolazioni ostili. E poi la lezione di Giovanni Brizzi, esperto della guerra nell’antichità e la conferenza di Alessandro Barbero sulla battaglia di Caporetto.

Tra i relatori della manifestazione figurano nomi illustri come quello di Monica Centanni (che parlerà del Rinascimento), Carlin Petrini (fondatore di Slow Food), Remo Bodei (che tratterà della bellezza del corpo nel mondo antico), Maria Giuseppina Muzzarelli (che racconterà il ruolo della donna curatrice, e non solo, nel Medioevo) e molti altri ancora.

Il festival è organizzato da Angela Fontemaggi e Orietta Piolanti (Musei comunali di Rimini), Valeria Cicala (Ibacn), Antonella Sambri (Il Mulino).

Info: antico.comune.rimini.it

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