«Vi svelo qualcosa di me che non sapete»

Rimini


CORIANO. Il teatro Corte di Coriano inaugura la sua stagione venerdì 17 in compagnia di Debora Caprioglio, icona della cinematografia italiana tra gli anni ’80 e ’90. Prosa leggera e spensierata per “Debora’s love”, assolo in cui la musa di Klaus Kinski e Tinto Brass coinvolge il pubblico attraverso un viaggio brioso e divertente nella vita di un’attrice e delle sue passioni.


Caprioglio, com'è nato lo spettacolo?
«L'idea è nata quando sono stata invitata a una serata in cui avrei dovuto intrattenere il pubblico per 45 minuti – racconta l'attrice –. In quel momento ho pensato che avrei potuto ripercorrere un po' la mia carriera, e di conseguenza la mia vita, svelando al pubblico anche ciò che spesso non si vede. Lo spettacolo è stato poi scritto a quattro mani con Francesco Branchetti, che ne cura anche la regia, ed è un monologo intenso e ricco di aneddoti. Parto dagli inizi, quando terminato il liceo classico ho vinto un concorso di bellezza, e racconto degli incontri con Kinski e Brass, avvenuti in maniera molto casuale. Credo però che non sia stato solo un caso perché a volte desidero talmente tanto le cose che alla fine accadono. Sono tante le curiosità che emergono in scena. Tra queste l'episodio relativo al mio esordio in teatro con Mario Monicelli quando, ancora ventenne, pensavo bastasse imparare la parte a memoria per fare un buon lavoro, e invece le osservazioni ferocissime di un critico mi fecero capire che era necessario rimboccarsi le maniche e impegnarsi. Anche i pugni nello stomaco mi hanno fatto crescere».

Tutto il racconto è condito con molta autoironia.
«Sì, si ride parecchio! Sono convinta che l'autoironia sia il sale della vita. Inoltre racconto i fatti con una consapevolezza diversa rispetto a quando li ho vissuti, come nel caso del successo avuto con Brass e di tutta la gestione di ciò che ha comportato dopo (nel bene e nel male)».


A proposito di “retroscena”, anche a lei è capitato di ritrovarsi in situazioni spiacevoli e di subire avance inopportune?
«Mi ritengo molto fortunata perché sono sempre stata circondata da persone che mi volevano bene e mi hanno tutelata. Prima fra tutte la mia “tata” Clara che, a partire dagli esordi quando ho cominciato a lavorare con Kinski, mi ha sempre accompagnata e protetta. Avendo cominciato da molto giovane sono inevitabilmente cresciuta più in fretta e da buona veneta ho fatto prevalere la mia scaltrezza da Mirandolina per evitare alcune situazioni prima che degenerassero».


Dopo gli esordi è stata diretta, tra gli altri, da Francesca Archibugi e Ugo Chiti ed è stata molto presente anche sul piccolo schermo tra fiction, serie tv e la partecipazione all’“Isola dei famosi”. Da tempo ha però scelto il teatro come luogo d’elezione, condividendo il palcoscenico con colleghi di primo piano come Mario Scaccia, Franco Branciaroli e tanti altri.
«Un po' è stata una scelta e un po' una conseguenza perché quando si lavora in lunghe tournée teatrali a volte si è costretti a rinunciare a offerte di incarichi in televisione o al cinema che possono arrivare last minute. Questo non toglie che potrò ritornare nel circuito e ne è testimone la mia presenza nel film “Ménage” per la regia di mio marito, Angelo Maresca, su testo di Giuseppe Manfridi, di prossima uscita».


Prima dello spettacolo, alle ore 18, incontrerà il pubblico alla Cantinetta della Corte (in piazzetta Salvoni). Come vive questi momenti?
«Credo siano occasioni molto importanti per arrivare allo spettatore senza mediazioni e soprattutto cercare di avvicinare i giovani al teatro tenendoli almeno per un po' lontani dai social! In Romagna ci torno sempre volentieri sia per lavoro che per piacere: la scorsa estate ho trascorso alcuni giorni a Cesenatico e penso da sempre che l'ospitalità sia il vostro fiore all'occhiello».


Info: 329 9461660. Inizio ore 21.15

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