1917-2017: la necessità di una rivoluzione

Rimini


RIMINI. Il 1917 non è stato solo uno degli anni più duri della Prima guerra mondiale (cui s’aggiungono l’entrata degli Stati Uniti in guerra e la sconfitta di Caporetto), ma anche il momento storico in cui, nei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”, la rivoluzione in Russia fece cadere il regime zarista e instaurò uno stato comunista ispirato alle teorie di Karl Marx. Un evento che segnò, nel bene e nel male, il percorso non solo della Russia sovietica prima e capitalista poi, ma anche del resto del mondo, che per tutto il XX secolo ha ammirato, osservato, spiato, ripudiato, a volte anche riprodotto l'iniziativa del bolscevichi e la formidabile macchina che essi avevano costruito.


Luciano Canfora
Nel 1995 lo storico e filologo barese Luciano Canfora pubblica con Stilo Pensare la rivoluzione russa. La seconda edizione esce nel marzo scorso arricchita da testimonianze inedite come l’intervista di due giornalisti americani a Lenin del 1919. Se il rovesciamento dell’Impero russo aveva destabilizzato l’assetto politico europeo, Canfora ne scandaglia vari aspetti come la questione delle nazionalità, la decolonizzazione, l’influsso di quella russa sulle altre grandi rivoluzioni.


Il convegno riminese
Ora, a cent’anni esatti dalla Rivoluzione d’ottobre (l'insurrezione avvenne a Pietrogrado tra il 7 e il 8 novembre, il 25 e 26 ottobre del calendario giuliano), è ancora Canfora – nelle vesti di direttore della Scuola superiore di studi storici dell'Università di San Marino – a promuovere le due giornate di studi che si terranno a Rimini. Il convegno, dal titolo “La rivoluzione russa: era necessaria?”, è in programma nel pomeriggio di venerdì 20 ottobre, dalle ore 16, e nella mattinata di sabato 21 ottobre, dalle 9.30, al Museo della Città. L’ingresso è libero. Interverranno accademici provenienti da tutto il continente, per parlare di uno degli eventi più rilevanti del Novecento e dell’intera storia dell’umanità. «Dopo cento anni si conferma il giudizio di Bertrand Russell – spiega Canfora – il quale disse che la rivoluzione scoppiata in Russia avrebbe interessato a lungo il mondo intero. Parole contenute nel reportage che redasse a seguito del suo soggiorno in Russia e apparse in Italia sull’Ordine nuovo diretto da Antonio Gramsci».


Canfora è stato anche l’“avvocato” difensore della Rivoluzione russa nel “tribunale” di San Mauro Pascoli lo scorso 10 agosto. La Rivoluzione è stata assolta a grande maggioranza.
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IL PROGRAMMA

Gli interventi prendono il via venerdì 20 alle 16 al Museo della Città. Presiede Luciano Canfora della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. Interverranno: Alexis Bérélowitch (Université Paris IV – Sorbonne): “Les lois de l’histoire et la révolution de 1917”; Ettore Cinnella (Università di Pisa): “Trionfo e disfatta del populismo russo (1917–1918)”; Marcello Flores D’Arcais (Università di Siena): “Il mito dell’Ottobre tra Russia e occidente”.


Sabato 21 ottobre, ore 9.30, presiede Maurice Aymard (Scuola Superiore di Studi Storici). Quindi: Domenico Losurdo (Università di Urbino): “La Rivoluzione d’ottobre e la rivoluzione anticolonialista mondiale”; Silvio Pons (Università di Roma “Tor Vergata”): “Il comunismo come progetto globale nell’età delle guerre 1917-1949”; Donald Sassoon (University of London): “Storia controfattuale e rivoluzione russa”.


Per informazioni: 0549-885487 ssss@unirsm.sm.

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