“Pensieri e parole” sì, ma jazzy


RIMINI. Bella famiglia, quella dei fratelli Servillo. Toni è forse il più grande attore che abbiamo oggi in Italia, e Peppe è senz’altro uno dei musicisti più originali, sin dai tempi degli Avion Travel, il gruppo che fondò nel 1980.
Ora Peppe, che non disdegna battere vecchie strade riasfaltandole a modo suo, si cimenta con uno dei musicisti italiani più originali di sempre, quel Lucio Battisti che è così difficile da “omaggiare”, sia perché la famiglia di Lucio non gradisce più di tanto, sia perché finora quasi tutte le riproposizioni di Battisti sono state deludenti, come se soltanto Lucio, a differenza di altri, con la sua voce così unica, riuscisse a rendere giustizia alle proprie composizioni.
Ma è tempo di rivisitazioni jazzate per molti autori (Servillo ha già reso omaggio a Domenico Modugno e Adriano Celentano) e avendo il nostro sempre bazzicato il jazz, ci prova anche con Battisti, dall’alto della sua classe. E nella città in cui Lucio era di casa. Così questa sera dalle 21.15 alla Corte degli Agostiniani – per la rassegna “Percuotere la mente” della Sagra musicale malatestiana – Peppe ha convocato cinque maestri del jazz per riproporre a modo loro uno dei maggiori interpreti della canzone italiana. Voce e vocazione teatrale ce li mette Servillo, dall’altra gli arrangiamenti jazz sono affidati a una “squadra” di campioni dal talento puro. Le musiche e i testi sono quello che sono e quindi le premesse per un grande concerto ci sono tutte.
Quelle di Servillo and friends non sono semplici cover, ma una vera e propria reinterpretazione dei più grandi artisti-simbolo della tradizione musicale italiana, ed è ora tempo di confrontarsi con quello che lui stesso definisce «l'autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana». Un omaggio, intitolato – e come altro si potrebbe chiamare? – “Pensieri e parole”, in cui il linguaggio dell’improvvisazione e i virtuosismi del jazz si coniugano e fondono con la canzone d’autore, creando un nuovo emozionante percorso, pieno di suggestioni e di ritmi diversi. Servillo sarà la voce di un ensemble straordinario, un concentrato di estro e talento composto dal sax di Javier Girotto, la tromba di Fabrizio Bosso, il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli e la batteria di Mattia Barbieri, che daranno nuova vita a una ventina di celebri brani portati al successo dal cantautore laziale, da “Penso a te” a “Il mio canto libero”, inserendo anche qualche “chicca” meno nota al grande pubblico.
«Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi – afferma ancora Servillo –. Cantare nuovamente le sue canzoni, da Mogol a Panella, è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove».
Biglietti a 18 euro. In caso di maltempo al teatro Novelli.
Info: 0541 793811

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