Teresa, ladra picaresca e fragile

Rimini

RUSSI. Dal romanzo, al cinema, al palcoscenico: è “Teresa la ladra”, la pièce con cui questa sera proseguirà la stagione di prosa del teatro Comunale. Una commedia grottesca tratta dal libro di Dacia Maraini, “Memorie di una ladra”, pubblicato nel 1972, e già l’anno dopo divenuto un film.

Se allora ad interpretare il ruolo della protagonista c’era Monica Vitti, oggi a dominare la trasposizione teatrale è un’altra attrice dal forte temperamento, Mariangela D’Abbraccio. Al centro della narrazione le peripezie di Teresa Numa, madre sempre alla ricerca di un nuovo mestiere e, nel difficile periodo storico segnato dalla Seconda guerra mondiale, costretta a rubare per vivere. Insomma, l’epopea di una donna fragile che arriverà a conoscere il dolore della prigione e la solitudine del manicomio, che si dipana in un racconto tragicomico e tenero capace di indagare l’animo femminile e di conferire dignità poetica ad una storia di vita realmente vissuta.

È durante un’inchiesta sulle carceri, infatti, che la Maraini incontra Teresa: «Mi ha colpito di lei il fatto che fosse analfabeta – raccontava la scrittrice –, ma avesse un’intelligenza originale e vivacissima, che fosse generosa, intraprendente, pronta a fare dell’umorismo su di sé e sugli altri. Ho aspettato che uscisse dal carcere, sono andata a trovarla ad Anzio dove abitava e le ho chiesto di raccontarmi la sua vita. È così che è nato il libro».

Che nella veste teatrale, allestita con la regia di Francesco Tavassi, si arricchisce dell’elemento musicale: sono nove le canzoni che Sergio Cammariere ha creato per “Teresa”, brani in cui riecheggiano la canzone popolare e la chanson dramatique, frammiste a madrigali e filastrocche, sul modello del grande chansonnier Georges Brassens. Una “colonna sonora” arrangiata da Alessandro Nidi ed eseguita da un poliedrico quintetto (chitarra, fisarmonica, violino, contrabbasso, percussioni), che si intrecciano all’ironia e alla forza della voce protagonista: quella di Teresa, appunto, «personaggio straordinario – scriveva ancora Maraini –, nato in una Italia dai tempi duri e difficili, ma anche pieni di sogni e metamorfosi umanissime; una donna contro tutti, che si fa furba per non soccombere e la cui furbizia appartiene alla grazia picaresca di una popolana che, nonostante le disgrazie, non piega mai la testa».

Lo spettacolo inizia alle 20,45.

 

Info: 0544 587641 oppure www.comune.russi.ra.it

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