Quei bambini armati caduti nella rete

Rimini

RIMINI. Nel 2006 era un eroe. Dieci anni dopo, nessuno come lui riesce a dividere gli italiani, e i suoi concittadini napoletani soprattutto, che non gli perdonano di avere sollevato il velo sulla cancrena rappresentata dalla camorra nonché sulla diffusa tolleranza, per non dire connivenza, di ampie fette della popolazione italica. Roberto Saviano ha pagato un prezzo altissimo per aver osato dire la verità: certamente in molti lo avevano fatto prima di lui, ma nessuno era riuscito a farsi ascoltare in modo così ampio e trasversale (e questa è un’altra di quelle cose che non gli si possono perdonare facilmente).

Oggi, 2017, la sua vita è cambiata per sempre. Non è più un giornalista e scrittore, o non solo, ma è diventato un “caso”: costretto a vivere all’estero, sotto scorta, in perenne pericolo di vita. E tutto quello che dice o scrive diventa oggetto di polemica politica. Del resto lui (classe 1979) non si scompone più di tanto: si documenta, va in tv, respinge le accuse al mittente e racconta. Racconta come solo chi ama riesce a fare: in maniera cruda, efficace, immediata, ma “narrativa”. E tra fatti fin troppo veri e realtà romanzata, non si può non riconoscergli il ruolo di intellettuale (forse l’unico o tra i pochi) che denuncia. «Io so i nomi» diceva Pasolini. Saviano li fa. Ed è imperdonabile.

La paranza dei bambini

È l’ultimo libro: 352 pagine pubblicate a novembre 2016 da Feltrinelli. Un nome quasi poetico, paranza, come quelle barchette per la pesca a strascico, come il fritto di pesciolini e piccoli molluschi. Ma a Napoli paranza vuol dire camorra: la paranza è una falange, un corpo armato. Sono ragazzi, ma indossano pistole semiautomatiche e imbracciano AK-47, girano per le strade in scooter seminando il terrore, le strade sono una loro proprietà.

Dice Saviano: «L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti: piscitiell’, proprio come questi ragazzini».

Il racconto della realtà

Fonte di ispirazione e base per questo romanzo – primo in classifica in soli 4 giorni – sono le oltre 1600 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Napoli nell’ambito dell’inchiesta dei pm Woodcock e De Falco proprio sulla “Paranza dei bambini”: una indagine conclusasi con 43 condanne, quasi tutti ragazzini.

A Rimini il 4 aprile

Martedì 4 aprile alle 21 Roberto Saviano presenterà il libro al teatro Novelli di Rimini. All’incontro – ingresso libero fino a esaurimento dei posti – parteciperà lo scrittore Marco Missiroli. Nella mattinata incontrerà gli studenti della scuole di Rimini su mafia e legalità.

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