Quei bambini armati caduti nella rete
Oggi, 2017, la sua vita è cambiata per sempre. Non è più un giornalista e scrittore, o non solo, ma è diventato un “caso”: costretto a vivere all’estero, sotto scorta, in perenne pericolo di vita. E tutto quello che dice o scrive diventa oggetto di polemica politica. Del resto lui (classe 1979) non si scompone più di tanto: si documenta, va in tv, respinge le accuse al mittente e racconta. Racconta come solo chi ama riesce a fare: in maniera cruda, efficace, immediata, ma “narrativa”. E tra fatti fin troppo veri e realtà romanzata, non si può non riconoscergli il ruolo di intellettuale (forse l’unico o tra i pochi) che denuncia. «Io so i nomi» diceva Pasolini. Saviano li fa. Ed è imperdonabile.
La paranza dei bambini
È l’ultimo libro: 352 pagine pubblicate a novembre 2016 da Feltrinelli. Un nome quasi poetico, paranza, come quelle barchette per la pesca a strascico, come il fritto di pesciolini e piccoli molluschi. Ma a Napoli paranza vuol dire camorra: la paranza è una falange, un corpo armato. Sono ragazzi, ma indossano pistole semiautomatiche e imbracciano AK-47, girano per le strade in scooter seminando il terrore, le strade sono una loro proprietà.
Dice Saviano: «L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti: piscitiell’, proprio come questi ragazzini».
Il racconto della realtà
Fonte di ispirazione e base per questo romanzo – primo in classifica in soli 4 giorni – sono le oltre 1600 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Napoli nell’ambito dell’inchiesta dei pm Woodcock e De Falco proprio sulla “Paranza dei bambini”: una indagine conclusasi con 43 condanne, quasi tutti ragazzini.
A Rimini il 4 aprile
Martedì 4 aprile alle 21 Roberto Saviano presenterà il libro al teatro Novelli di Rimini. All’incontro – ingresso libero fino a esaurimento dei posti – parteciperà lo scrittore Marco Missiroli. Nella mattinata incontrerà gli studenti della scuole di Rimini su mafia e legalità.