«Porto sempre nel cuore un pezzo di Romagna»

Rimini

«Un uomo e una donna, un bosco, una panchina; una conversazione fatta di piccole bugie e verità sorprendenti, il mistero di un incontro, il mistero di un sentimento che nasce, il mistero della vita».

Questo il senso dello spettacolo “Il bacio” che venerdì 17 e sabato 18 verrà presentato sulle assi del teatro Comunale di Predappio e del teatro Corte di Coriano da Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, che ne cura anche la regia.

Il testo di Ger Thijs, tra i più importanti drammaturghi olandesi, è portato in scena nella traduzione di Enrico Luttmann. Per l’attrice si tratta di un atteso ritorno sulle scene riminesi, terra che ha lasciato giovanissima per seguire la passione per l’arte in una carriera che negli anni l’ha vista protagonista al cinema, in tv e in teatro. Francesco Branchetti ha partecipato a “Il commissario Rex”, “Un medico in famiglia” e il film “Mari del Sud” prima di dedicarsi totalmente alla recitazione e alla regia teatrale. Dopo i successi ottenuti con la “Medea” di Anouilh e il “Coro di donna e uomo” di Guardigli, l’affiatata coppia teatrale torna in scena con questo testo.

De Rossi, in che modo viene trattato l’amore nello spettacolo?

«È la storia tra due persone che non si conoscono e si incontrano per caso in un bosco – racconta l’attrice –. Dall’incontro tra due perfette infelicità e superata la diffidenza iniziale, prende il via un’attrazione dell’anima che li porta ad aprirsi e raccontarsi quello che sono veramente. Questa terra di mezzo, un luogo neutro, permette loro di affrontare un viaggio nel cuore umano, ognuno con la propria condizione esistenziale. In questo viaggio interiore delicato e profondo tutti possono riconoscersi e con il tocco di piuma dell’autore si riesce a sorridere pur affrontando anche temi intensi».

Il suo percorso artistico è da lungo tempo intrecciato all’impegno civile a difesa delle donne vittime di violenze e maltrattamenti, che la vede in prima linea anche sul piccolo schermo, alla guida del programma “Il terzo indizio” (Rete 4) dopo anni di “Amore criminale” (Rai 3).

«Al momento sono presidentessa onoraria dell’associazione Salvamamme, ma il mio impegno va avanti da molti anni, sin dal 1998. I programmi televisivi in cui affronto questo tema, che mi sta molto a cuore, sono quindi il punto di arrivo di un percorso che sto facendo da tanto».

Che rapporto ha con Rimini, la sua città d’origine?

«A Rimini vivono ancora mio padre e mio fratello e appena riesco ci torno. Ci ho vissuto fino ai 18 anni (quindi il mio periodo formativo) ed è stato un momento meraviglioso. Ovunque vada porto sempre nel cuore un pezzo di Romagna».

Oltre a Predappio e Coriano lo spettacolo proseguirà in una lunga tournée che toccherà grandi piazze italiane. Ha altri progetti che la attendono?

«“Il bacio” girerà fino a marzo e poi lo riprenderò anche nella prossima stagione teatrale. A fine marzo cominceranno poi su Rete 4 le nuove puntate del programma “Il terzo indizio”».

Lo spettacolo di Coriano sarà preceduto, alle 17, dall’incontro con il pubblico.

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