Musica, libri, ballo cultura: evviva l’identità romagnola

Rimini

CESENA. La nuova Fiera di Cesena in zona Pievesestina si rilancia ripartendo dall’humus della sua gente. Dal 3 al 5 marzo ripropone e intensifica la kermesse “Sono romagnolo”, alla 2ª edizione ma destinata a diventare una “hit” per molte stagioni a venire. L’obiettivo è di coinvolgere una platea più vasta dei già molti 24mila del 2016, invitando personaggi connessi a questa terra, e integrando con la cultura ospitale del buon cibo e del vino. L’intento dichiarato è di approfondire il senso identitario nella sua complessità, non per rinchiudersi, ma per aprirsi agli altri. Secondo quanto dichiarò anche il poeta Tonino Guerra: «La Romagna ha sempre avuto una bella generosità, e un occhio felice per gli altri».
I personaggi
Molti sono gli ospiti della grande balera 2.0 di “Sono romagnolo”; l’attore Ivano Marescotti riceve il premio “Sono romagnolo” (5 marzo ore 18); il comico Maurizio Ferrini debutta da cantante con “Terra d’amor”, canzone scritta con Elio delle Storie Tese e con il compositore Maurizio Fabrizio. Raoul e Mirko Casadei ripropongono “Un artista da lanciare” per aspiranti musicisti; Mirko presenta il suo disco “Sono romagnolo” di cui fa parte il brano “Te ad chi sit e’ fiol” lanciato alla “Notte del liscio” 2016.
Riccarda Casadei, Moreno il Biondo e gli Extraliscio fanno ascoltare un nuovo disco strumentale: da una parte brani di Secondo Casadei riarrangiati, dall’altra pezzi rinnovati totalmente secondo il liscio che verrà.
La musica da ballo si esalta il 3 marzo con “Romagna canta”, primo festival della canzone da ballo dialettale a suon di valzer, polka, mazurka.
Giordano Sangiorgi, direttore artistico della kermesse, risponde con “Rockmagna mia” dedicato a nuovi artisti del panorama indie con produzioni originali.
I 70 anni delle edizioni Casadei Sonora di Riccarda Casadei invitano a festeggiare nella serata del 5 marzo.

Arte
Il pittore Adriano Maraldi allestisce la hall degli artisti dando spazio ai colori di Giampiero Maldini di Cervia, ai paesaggi di Claudio Irmi di Cesena e alle figure femminili di Nives Guazzarini di Cesena.
Orchestrissima
Domenica 5 marzo a conclusione della fiera verrà eletta la prima “Orchestrissima”, gruppo musicale scelto da addetti ai lavori e da una giuria tecnica presieduta dal direttore del “Rockin 1000” Marco Sabiu. Al voto tecnico si aggiunge il voto popolare dichiarato dai lettori del “Corriere Romagna”.
Letteratura
Marzio Casalini editore del Ponte Vecchio promuove la conoscenza identitaria di sé attraverso libri raccontati dagli autori. La visione ironica del romagnolo viene esaltata attraverso una parola cardine della Romagna, “pataca”, spunto per il libro omonimo di Aristarco. Per l’occasione il Teatro delle Lune promuove uno spettacolo a quattro voci (Maurizio Mastrandrea, Monica Briganti, Alessandro Pieri, Maurizio Cirioni) in cui seleziona e interpreta brani dal libro.
Gli antropologi scrittori Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi presentano il volume “Tradizioni e misteri della Romagna”. Non manca un omaggio a Fellini, in particolare alle “Radici romagnole di Fellini” con il libro di Gianfranco Miro Gori. E ancora un omaggio al re della gastronomia in Romagna: Graziano Pozzetto propone “Il vecchio porco” e la tradizione del maiale.
«In tempi di omologazione – commenta Casalini – affermare la propria identità culturale ci aiuta a dialogare con chi è altro da noi e quindi a costruire ponti».

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