La scena contemporanea scorre lungo il fiume

Rimini

MONDAINO. La valle dei teatri. Questo il nome scelto per una nuova rete di teatri abitati e disseminati lungo il fiume Conca che nelle giornate del 17 e 18 dicembre scorsi hanno aperto le loro porte per presentarsi a tutti.
Osservando la carta geografica della Valconca è facile accorgersi dell’esistenza di numerosi presidi culturali, teatri abitati da artisti e operatori che da anni svolgono un’intensa e qualificata attività di ricerca dei processi creativi, residenze, formazione professionale e produzione di nuove opere; programmazione di spazi teatrali, formazione del pubblico e promozione delle comunità d’appartenenza, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni culturali e sociali del territorio.
I teatri attivi della Valconca si sono confrontati sul desiderio e la possibilità di costituire un nuovo progetto culturale che permetta alla Romagna del sud di ottimizzare e capitalizzare le diverse esperienze e favorire nuove relazioni fra i teatri e le comunità.
Com’è nata quindi l’idea di creare questa rete?
«Si tratta di un progetto molto generoso – racconta Fabio Biondi, direttore artistico dell’Arboreto Teatro Dimora di Mondano –. Questo perché è nato dall’esigenza e dal desiderio di tutte le associazioni e le compagnie che da anni abitano i teatri coinvolti. C’è stato sin da subito un impegno interessante e raro nell’ascolto reciproco, nel mantenere ciascuno la propria identità valorizzando allo stesso tempo le differenze che li contraddistinguono. Sono realtà molto diverse tra loro, ben radicate nel territorio di riferimento che però hanno deciso di arrivare a un livello superiore di relazioni per capire come consolidare il valore di tutte».
In questo è stato importante il sostegno delle amministrazioni.
«Gli enti locali sono stati travolti dal nostro entusiasmo ed è stato facile coinvolgerli perché hanno capito le nostre intenzioni e ci hanno dato fiducia. Siamo partiti da considerazioni solide (di recente al teatro Petrella di Longiano c’è stato un convegno in cui è stata sottolineata la forza e la dinamicità delle realtà di provincia) e c’è stata grande e sentita partecipazione da parte dei sindaci anche nelle giornate in cui abbiamo realizzato i “Primi racconti in scena”: due giornate di spettacoli a ingresso libero in tutti gli spazi partecipanti per presentare l’iniziativa. Questa è stata la carta d’identità del progetto. Oltre ai comuni ci sarà inoltre il sostegno della Regione attraverso la legge 37/94».
In che direzione andrà quindi il progetto?
«Lo sguardo è rivolto al contemporaneo e l’obiettivo è realizzare progetti comuni, fare vivere ancora di più questi spazi con spettacoli, laboratori, residenze e nuove idee. Alcuni teatri coinvolti rappresentano un patrimonio storico-culturale e oltre alle strutture intendiamo valorizzare tutto il paesaggio circostante che li accoglie. La nostra immagine è infatti un sasso levigato dalle acque del fiume Conca e nel video di presentazione del progetto lo abbiamo fatto viaggiare tra i luoghi protagonisti della Valle dei teatri».
Tutte le fasi dell’iniziativa potranno essere seguite sul sito www.reteteatralevalconca.it o sulla pagina Facebook ufficiale.
Chi c’è. Il progetto Rete Teatrale Valconca è promosso dalle associazioni Città Teatro, L’arboreto-Teatro Dimora, L’Attoscuro, Teatro dei Cinquequattrini, con il contributo di Unione dei Comuni della Valconca, Regione Emilia-Romagna, Comuni di Gemmano (sala Pillitteri), Mondaino (teatro Dimora), Montegridolfo (sala Grotta Azzurra), Montescudo-Monte Colombo (teatro Rosaspina), Morciano di Romagna (piccolo) Saludecio (sala Lavatoio), San Clemente (teatro Villa); San Giovanni in Marignano (teatro Massari).

Premio Ubu. L’arboreto di Mondaino è anche candidato tra i finalisti dei Premi speciali dell’associazione Ubu per Franco Quadri. Nella motivazione viene definito come un «centro di ricerca teatrale tra i più attivi e dinamici d’Italia, che sin dalla sua fondazione, nel 1998, riflette sul concetto di residenza. Rivolto ai giovani, è un laboratorio permanente che stabilisce un nesso diretto tra creatività e territorio, inserito com’è in un bosco di nove ettari, dove nel 2004 è stato costruito anche il teatro Dimora, ora principale sede delle molteplici attività del centro». L’assegnazione dei premi sarà sabato 14 gennaio.

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