Zucchero “black” alla riscossa

Rimini

RIMINI. Non c’è sfortuna che tenga: Black cat (gatto nero) è l’album più venduto della settimana, pur se è uscito ad aprile. E così il “vecchio” (per modo di dire, è del 1955, anche se macina chilometri e musica da un bel po’) Zucchero “Sugar” Fornaciari, che in carriera ha venduto 60 milioni di dischi (8 solo con l’album Oro, incenso & birra, di cui questo nuovo lavoro ricorda i fasti e l’ispirazione), ancora una volta sale la china e si ritrova a guardare gli altri da lassù.
Ieri sera, ad esempio, Rai Uno gli ha dedicato una serata evento – Partigiano reggiano, come il brano che apre l’album, un trascinante inno alla libertà – condotta da Massimo Giletti con una banda di amici come Sabrina Ferilli, Andrea Bocelli, Elisa, Francesco De Gregori, 2Cellos, Paul Young, Nino Frassica, Gigi Buffon, Francesco Guccini e Gerard Depardieu.
Una sorta di viatico in vista di quel che succederà dal 16 al 28 settembre, quando Sugar sarà impegnato con ben 11 concerti (10 + 1) all’Arena di Verona. Solo l’antipasto di un tour mondiale durante il quale presenterà dal vivo Black cat insieme ai suoi più grandi successi (e sono tanti). Previste anche due tappe alla prestigiosa Royal Albert Hall di Londra e poi, per la prima volta, sbarcherà in Giappone.
Intanto Zucchero sta a Rimini e prova, insieme a uno staff di 80 persone alloggiate in 4 alberghi che occupa letteralmente il 105 Stadium dove lunedì 12 settembre si terrà la data zero del tour.
Quando si parla di artisti italiani famosi all’estero, di solito i nomi più citati sono tre: la “nostra” Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro. Ma Zucchero vanta un palmarès di collaborazioni da fare invidia: da Eric Clapton a Bono (che dopo i fatti del Bataclan ha scritto con lui Streets of surrender), da Ray Charles a Joe Cocker, e poi Mark Knopfler (che qui suona le chitarre in due brani, Streets of surrender e Ci si arrende), Brian May, Iggy Pop fino a Elvis Costello (che ha curato la versione inglese di Love again, intitolata Turn the world down, presente solo nelle versioni estere). Non per niente Black cat è prodotto da tre signori del panorama internazionale come T Bone Burnett, Brendan O’Brien e Don Was.
A 6 anni di distanza da Chocabeck, Zucchero ha fatto davvero le cose in grande, e questo è senza mezzi termini un disco “politico”: 13 brani molto black, in pieno stile rock-blues e pure gospel, con una buona dose della sua migliore invenzione linguistica e citazioni sparse, dal mogoliano verderame alla beatlesiana lonely people/gente sola che apre Fatti di sogni. È il disco che – probabilmente – da tempo voleva fare, un lavoro libero e sincero, sanguigno come lo Zucchero migliore. E il tour in partenza da Rimini non potrà che esserne all’altezza. Domani sera si vedrà.
Casse aperte alle 15, apertura porte alle 19.30, inizio concerto alle 21.
Info: Pulp 0541 785708

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