Cinquanta concerti nel nome del jazz

Rimini

RAVENNA. In controtendenza rispetto ai tempi di crisi che impongono tagli e riduzioni a molte manifestazioni culturali, Crossroads, il festival jazz itinerante in tutta l’Emilia-Romagna, presenta per la sua quindicesima edizione un cartellone pieno di stelle, e incrementa il numero dei concerti.

Il corposissimo programma degli anni scorsi quest’anno è superato abbondantemente, sfondando il muro dei cinquanta concerti, in programma dal 28 febbraio al 24 maggio in una ventina di città emiliane e romagnole. Circa quattrocento musicisti forniranno un panorama completo delle tendenze in atto per il jazz e la musica improvvisata in genere; la Romagna gioca come sempre un ruolo di primo piano, con i due terzi circa delle serate.

Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, acclamato cantante jazz di grande personalità (a Rimini il 5 marzo), e il pianista Uri Caine, nella prima italiana del suo nuovo progetto “Rhapsody in blue”, dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori (Imola, 12 aprile). Il 9 marzo a Gambettola la fantastica vocalist inglese Sarah Jane Morris sarà in duo con il chitarrista Antonio Forcione.

Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali: Enrico Rava sarà il 20 maggio a Correggio con il suo New Quartet, e a Ravenna il 3 maggio ospite di Trilok Gurtu.

A Fabrizio Bosso sarà dedicato uno spazio particolare: lo si potrà infatti ascoltare in quattro formazioni e programmi musicali diversi. Sarà in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio) e ospite del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo).

Il 21 marzo si torna a Rimini con il trio della cantante canadese Terez Montcalm, in bilico tra jazz e rock, mentre Lugo ospita il 13 aprile Danilo Rea (pianoforte) e Flavio Boltro (tromba), due dei massimi esponenti del jazz italiano, in un omaggio all’opera.

A Forlì il 1° maggio la produzione originale “Trilogy”, con Quintorigo, Italian Jazz Orchestra e Roberto Gatto.

Anche quest’anno Crossroads ospiterà al suo interno festival di grande tradizione e altri più recenti, come “Massa sonora” (14 e 15 marzo), “Cassero jazz” a Castel San Pietro (29 e 30 marzo), “Dozza jazz” (4, 5 e 6 aprile), e “Ravenna jazz”.

Ravenna jazz. La 41ª edizione di quest’ultimo si svolgerà dal 3 al 13 maggio, in undici giorni ricchi di grandi stelle che si esibiranno al teatro Alighieri, artisti emergenti nei club, e “Aperitifs”, gli appuntamenti pomeridiani gratuiti nei locali del centro cittadino. Si apre il 3 maggio con Trilok Gurtu (ospite Enrico Rava), in una produzione originale: il percussionista indiano presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica, “Spellbound. World of trumpets”, focalizzato sulla tromba. Un altro esponente dell’unione tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che eseguirà il 4 maggio un tributo alle musiche dei Beatles col suo quartetto. Il duo tra il pianista Stefano Bollani e il fisarmonicista Antonello Salis è in programma il 10, mentre il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine alla Parco della Musica Jazz Orchestra è in cartellone il 13. Saranno impegnati in “Reflections on sketches of Spain”, rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni.

Di grande rilievo il concerto gratuito in Piazza del Popolo il 5 maggio, con duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a “Pazzi di jazz” Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu. Questo progetto è già in corso da qualche settimana nelle scuole ravennati, e avrà la sua trionfale conclusione il 5 maggio.

Crossroads è organizzato da Jazz Network, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. «È ancora più virtuoso – ha commentato l’assessore Massimo Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l’assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia-Romagna».

www.crossroads-it.org

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