Attenti al Gorilla, c’è Andrea Amati

Rimini

RIMINI. Non è esagerato dire che Andrea Amati è uno degli autori di spicco nel panorama musicale riminese. Il suo approccio teatrale al mondo della canzone d’autore fa di lui un interprete classico supportato da una band capace di adattarsi perfettamente al suo stile o di metterlo alla prova in una continua sfida sonora e artistica. Il prossimo 9 gennaio alle 21 sarà l’occasione per verificarlo, assistendo al suo nuovo spettacolo “Attenti al Gorilla. Fabrizio De André come non l’avete mai sentito” che si terrà al teatro Comunale di Cesenatico. Un appuntamento tradizionale per Amati quello con le canzoni di Fabrizio De André, a cui ha dedicato diversi concerti al teatro Corte di Coriano e a Castel Sismondo a Rimini, sempre sold out.


Ma Amati è un cantautore che sta costruendo un proprio percorso personale sempre supportato dalla band che lo segue fedelmente dal 2012 con musicisti di primissimo livello fra cui spiccano Federico Mecozzi, vero e proprio giovane talento che suona stabilmente nella formazione di Ludovico Enaudi, e Massimo Marches (Miscellanea Beat, Sirya, Filippo Malatesta).


Andrea, nella sua biografia si dice che è passato dal teatro alla canzone. Come è avvenuto, e che cosa l’ha portata a questo?


«In realtà – risponde Amati – confesso che inizialmente avevo il terrore di cantare. La colpa è stata proprio di De André. Ho approfondito molto la sua poetica e le sue opere e l’unico modo per interpretarlo in pieno è cantando le sue canzoni. Così ho iniziato con il gruppo Guanti di Marco e il supporto dei musicisti, alcuni dei quali ancora nella band, mi ha dato la spinta per provare. Poi sono venute le mie canzoni, il brano “Salvo” presentato alla finalissima del Premio Fabrizio De André e il disco di inediti “Via di scampo”».


Ha avuto contatti con la famiglia De André? Lo scorso anno ha suonato insieme a Francesco Baccini sempre con le canzoni di Faber.


«Dori Ghezzi si è complimentata personalmente durante la mia esibizione al Premio De André e ho aperto l’estate scorsa il concerto di Cristiano De André per la Notte rosa: ha ascoltato il mio set e ho ricevuto i suoi complimenti. L’esperienza con Baccini è stata unica; ha accettato di venire a suonare senza cachet e sul palco ci siamo divertiti cantando insieme, fra le altre, “Creuza de mä” tirata fuori all’ultimo momento».


In cosa si differenzia il suo ultimo spettacolo dai precedenti sempre dedicati a Fabrizio De André?


«Intanto voglio ricordare che faremo un mini tour legato allo spettacolo: dopo la serata Risuona Rimini del 6 gennaio, il 7 saremo a Trieste e l’8 a Concordia Saggitaria (Verona), proponendo ogni sera brani diversi. Il 9 faremo una carrellata di tutte le fasi del percorso di De André insieme a monologhi inediti e, naturalmente, parte delle mie canzoni».


Quali sono i suoi prossimi progetti?


«Stiamo lavorando quest’anno per un prossimo disco di inediti. Dopo lo scorso anno che ci ha visti impegnati con 50 concerti già a settembre, abbiamo messo a frutto una solidità umana e artistica come gruppo e le nuove canzoni sembrano percorrere nuove direzioni».


Info: teatro.comune.cesenatico.fc.it

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