RAVENNA. Dozzine di mostre ed eventi, oltre trenta luoghi coinvolti, artisti da ogni parte del mondo, collaborazioni con la gran parte delle realtà culturali cittadine.
È questo il biglietto da visita della quarta edizione di Ravenna mosaico, festival internazionale biennale di mosaico contemporaneo organizzato da Comune e Aimc, l’Associazione internazionale mosaicisti contemporanei, che si terrà da sabato 10 ottobre – rinnovando così il legame già consolidato con la Notte d’oro – fino all’8 novembre.
«La città si dimostra sempre più capace di creare una rete forte e complessa – sottolinea l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Ouidad Bakkali – attraverso la quale mostrare a una platea di caratura internazionale un’intensa, variegata e molto interessante panoramica sul mosaico contemporaneo, grazie a tanti e diversi portatori di competenze ed esperienze».
E se è impossibile addentrarsi esaustivamente nella lista infinita di inaugurazioni di sabato 10 – ma sarà davvero impossibile, in ogni angolo della città, non imbattersi in un’iniziativa dedicata al mosaico – sono però due i principali nuclei espositivi nell’edizione 2015 di Ravenna mosaico, ossia il Museo d’arte della città e Palazzo Rasponi dalle Teste: il primo ospiterà le opere selezionate per la terza edizione del Premio Gaem (“Giovani artisti e mosaico”) e una mostra documentale in omaggio ai vent’anni dalla realizzazione in mosaico de “La chambre turque” di Balthus, opera firmata dall’autore e in questi mesi prestata dal Mar a Expo 2015.
Tutti gli spazi espositivi di Palazzo Rasponi saranno invece occupati da mostre e installazioni, tra le quali l’ormai tradizionale “Opere dal mondo”, una selezione di quarantuno opere di artisti soci di Aimc: francesi, tedeschi, lituani e norvegesi, ma anche egiziani, russi, giapponesi e israeliani. Da segnalare poi “Monumentalità e leggerezza: Francia musiva”, a cura di Rosetta Berardi e Linda Kniffitz, con opere degli artisti transalpini Joël Barguil, Gérard Brand e Valerie Colombel. Una delle caratteristiche poi che accomuna alcuni appuntamenti di Ravenna mosaico 2015 (tutti a Palazzo Rasponi) è il lavoro collettivo, che unisce il sapere di artisti diversi decisi a comporre insieme un’opera per il festival; è il caso di “Un mare di mosaico”, progetto di Officine Bizantine Riunite che dopo Expo 2015 viene presentato qui, di “Signs”, della tedesca Caroline Jung, e dell’idea olandese “Social sofa”. Ravenna mosaico sarà inoltre arricchito da incontri, presentazioni, conferenze.
«Nel novero dei luoghi protagonisti della biennale – aggiunge Bakkali – non si può poi non parlare anche dell’Accademia di belle arti, che ospiterà due mostre e uscirà dalla propria sede con altre iniziative in altri luoghi. E poi ancora la cripta Rasponi, la basilica di San Giovanni, il liceo artistico, gallerie grandi e piccole, solo per dare alcuni riferimenti».