Zubin Mehta a Rimini con l'Israel Philharmonic Orchestra

Rimini

RIMINI. Con un simile “parterre” di direttori e orchestre si fa fatica a dire quale sia il concerto clou di questa 66ª Sagra malatestiana. Ma certo l’appuntamento di questa sera alle ore 21 nell’auditorium del Palacongressi di Rimini, non è tra quelli minori. La Israel Philharmonic Orchestra, fondata nel 1936, guidata dal suo direttore musicale, il leggendario Zubin Mehta, è infatti un abbinamento in grado di soddisfare anche i palati più raffinati.

Di origine indiana Mehta, che è stato più volte ospite della Sagra, affronta in quest’occasione Verklärte Nacht di Arnold Schönberg e il poema sinfonico op. 28 di Richard Strauss dedicato a Till Eulenspiegel, per chiudere la serata con la celeberrima Sinfonia Patetica di Cajkovskij.

Verklärte Nacht di Schönberg è considerata la prima opera di rilievo del compositore. Fu scritta nel 1899 quando l’autore aveva 25 anni riprendendo l’omonima poesia di Richard Dehmel tratta dalla raccolta Weib und Welt del 1896. Il testo narra la vicenda, avvenuta in una notte al chiaro di luna, di una donna che confessa al suo uomo di portare in grembo un figlio non suo, e ne riceve conforto. Questo testo però non venne affidato al canto, ma reso in forma di poema sinfonico. L’opera fu ideata e composta in origine, nel 1899, per sestetto di archi, e trascritta nel 1917 per orchestra di archi (revisione della trascrizione nel 1943).

I tiri burloni di Till Eulenspiegel (Till Eulenspiegels lustige Streiche) di Strauss, composti tra il 1894 e il 1895, raccontano gli scherzi e le avventure di un personaggio di fantasia molto popolare in Germania. I due temi che rappresentano Till sono interpretati dal corno e dal clarinetto: il tema del primo è una melodia che procede cadenzata fino al suo culmine per poi ricadere e terminare in tre note lunghe e forti, decrescenti in scala; il tema del clarinetto è invece più complesso, come a suggerire un burlone intento a preparare i suoi scherzi.

Infine, la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 Patetica, fu composta durante l’ultimo anno di vita di Cajkovskij tra il 16 febbraio e il 2 agosto 1893. Il tema dominante della morte sembra presagire l’imminente scomparsa del compositore avvenuta a soli nove giorni dalla prima esecuzione.

Zubin Mehta nasce nel 1936 a Bombay. A partire dal 1961 dirige le orchestre sinfoniche di Vienna, Berlino e Israele con cui mantiene ancora stretti legami. È unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi direttori viventi.

La Israel Philharmonic Orchestra è stata fondata nel 1936 e il suo concerto inaugurale fu diretto da Arturo Toscanini. È stata diretta anche da Leonard Bernstein, Kurt Masur e Gianandrea Noseda.

Biglietti da 15 a 42 euro. Info: 0541 793811

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