"I delitti della Romagna"

Rimini

RIMINI. Trenta racconti tra cronaca vera e noir: efferati omicidi, assassini senza nome e vicende avvolte nel mistero. Andrea Rossini, autore dell’inchiesta Delitto Pantani: Ultimo chilometro, che ha sfatato le tesi complottiste sulla fine del Pirata («Un libro scritto bene e dalla scaletta incalzante», Gianni Mura), torna con I delitti della Romagna (NFC Edizioni, pp.168, euro 11,90). Il volume (da oggi acquistabile in libreria e on line) tratta di casi seguiti in prima persona dal giornalista, esperto di giudiziaria.

Gialli a enigma, dove il minimo dettaglio può essere rivelatore. Una carrellata, quasi cinematografica, sul mistero e sul thriller: l’unica uccisione di cui gli assassini della Uno bianca si vergognano; la vacanza col morto del boia del Circeo; l’esistenza “sospesa” di Guerrina; la punizione mortale a San Patrignano; l’ultrà sedicenne accoltellato al cuore; le amnesie del boss Epaminonda; il segreto del Lupo Liboni; l’intimità sfregiata di coppie etero e gay. E ancora, i sicari della mafia siciliana, la strage di famiglia, compreso il cane, e le sinistre firme collettive: Brigate rosse, Falange armata, Ludwig. Tragedie, recenti e lontane, che raccontano la condizione umana e l’ineluttabilità del destino. «Ecco di cosa parliamo quando parliamo di cronaca nera», sottolinea l’autore. «L’ambizione è approfondire lo sguardo e prestare attenzione alle vittime, con le loro vite degne di un romanzo, e descrivere i carnefici, ossessionati dalla mediocrità». I trenta racconti si alimentano del rigore delle carte giudiziarie, del ricordo degli investigatori, della realtà dei fatti, ma intendono sfuggire all’incessante rumore di fondo del cronachismo dilatato a dismisura dalla tivvù del dolore e dal continuo rilancio di sensazionalistici aggiornamenti su internet. Il libro riapre una finestra sulle storie di uomini e donne che cercano ancora una verità. Alcune già vagamente note al vasto pubblico, altre incredibilmente nascoste. Tutte capaci di varcare il confine della Romagna nella quale sono ambientate.

«Un libro importante – afferma lo scrittore Carlo Lucarelli che ha partecipato all’anteprima del volume al Mystfest di Cattolica –. Sono narrati fatti che parlano a tutti e raccontano la storia d’Italia». Rossini durante le sue ricerche ha fatto riaprire il caso di Anna Luna, trovata morta in spiaggia a Rimini tre anni fa. Il volto della ragazza è l’ultima storia del volume e ne costituisce il senso: restituire a chi è stato ucciso dignità, memoria e speranza di giustizia. I delitti della Romagna sarà presentato a Rimini domenica 5 luglio alle ore 19 nel Borgo San Giuliano (vedi altro articolo ndr). Curatore della collana è Massimo Roccaforte, mentre l’editore è Amedeo Bartolini, titolare dell’agenzia di promozione e della casa editrice Nfc: «I libri non sono tutti uguali, qui abbiamo deciso di pubblicare il lato più oscuro della Romagna, quello degli omicidi e delle verità da ricercare. È stata una sorpresa anche per me leggere tra le righe noir del libro di Rossini l’umanità, il rispetto e la puntuale narrazione dei fatti, senza logiche di abbellimento o di provocazione commerciale».

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