Ecco gli artisti in piazza, riparte la festa

Rimini

PENNABILLI. Tornano a Pennabilli gli Artisti in piazza con il Festival internazionale dell’arte in strada. Cinque giorni, dal 29 maggio al 2 giugno, con 60 compagnie internazionali, 400 repliche tra spettacoli e concerti. Attese 40.000 presenze di pubblico da tutta Europa. Una festa che eccezionalmente si allunga grazie al ponte del 2 giugno ed è anche all’insegna del confronto e della tolleranza, come ha sottolineato il sindaco Lorenzo Valenti nella conferenza stampa di presentazione. E mentre tutto è pronto per dare avvio alla XIX edizione, ecco la proposta del presidente della Provincia e sindaco di Rimini Andrea Gnassi: incominciare a preparare la XX edizione del festival, che ha definito «un miracolo che si rinnova», pensando a un’anteprima da tenersi a Rimini nella piazza che vede prospicienti il teatro verdiano (il nuovo Galli) e Castel Sismondo, in omaggio a quel filo indissolubile che lega i territori della signoria malatestiana e concretizza quel coraggioso e necessario cambiamento verso un’unica direzione di marcia in nome della tutela della bellezza e ricchezza culturale.

Artisti in piazza, da sempre evento clou del Montefeltro, della Valmarecchia ma anche manifestazione di punta della provincia di Rimini e della regione Emilia-Romagna, si distingue per la qualità e la varietà di discipline ed espressioni artistiche, ma anche per la pluralità di provenienze degli artisti e la conseguente ricchezza di spettacoli, che unite all’alto numero di location originano un fittissimo cartellone che arriva appunto alle oltre 400 repliche nei 5 giorni di programmazione.

Tante le anteprime, come ha spiegato il direttore artistico Enrico Partisani, e i ritorni speciali, come quello attesissimo di Leo Bassi, che proporrà un nuovo lavoro creato sui filmati recuperati all’istituto parigino Lumière in cui sono protagonisti i suoi nonni, e la lezione di filosofia del teatro con la quale ha appena debuttato in Brasile.

E sarà la prima volta a Pennabilli, la seconda in Italia, per i poetici Les Rois Vagabonds. Mentre sono al loro debutto italiano tre compagnie di teatro di figura che propongono lavori anche per ragazzi, la russa Brodychaya Sobanchka Theatre, la spagnola Marie De Jongh e la francese Theatre du Rugissant.

Per un 70% si tratta di spettacoli neo-circensi, teatro, danza e arte di strada, e per un 30 % di lavori musicali a cui è riservato la spazio della notte, con espressioni che intersecano generi diversi tra cui jazz, rock, classica, sperimentale, popolare, world music, contemporanea. E tra i rappresentanti della world music va menzionato il gruppo polacco dei Caci Vorba.

Momento particolare quello che vedrà Andrea Loreni – il funambolo filosofo della Nogravity4monks – camminare sospeso a 20 metri dal suolo e suonare il suo cavo insieme all’orchestra di archi sottostante: un esperimento mai realizzato.

Ampio spazio ai bambini e all’artigianato internazionale.

Poiché tutti gli artisti sono invitati dall’organizzazione e gli spettacoli sono previsti e pianificati, niente è lasciato al caso e i quasi vent’anni di esperienza contribuiscono a far sì che tutto proceda come da cartellone. Il festival, che prevede anche il concorso “Raccontaci una storia”, è organizzato da Ultimo Punto con Pro Loco e Comune ed è sostenuto da Ministero, Regione, Provincia e Comune. Apertura il 29 dalle 20, dal 30 al 2 dalle 15.

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